Home News Vincenzo De Luca: “In Primavera credo che la situazione Covid-19 si normalizzerà”

Vincenzo De Luca: “In Primavera credo che la situazione Covid-19 si normalizzerà”

Regione Campania

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ripreso a parlare nella diretta Social del venerdì pomeriggio. Ecco le sue parole: “Grazie a Dio la situazione Covid va migliorando in maniera sensibile in tutta Italia e nella nostra regione. In Campania abbiamo deciso di mantenere l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Non è un grosso sacrificio. Vorremmo evitare, diversamente dal governo nazionale, finzioni e prese in giro. Il Governo stabilisce che non è obbligatorio l’uso della mascherina, ma bisogna portarla in tasca e poi metterla in caso di assembramenti. Quando si passeggia in una strada commerciale, come si fa a distinguere l’assembramento dal non assembramento? E’ molto più semplice, invece, indossarla visto che è obbligatorio farlo sui mezzi di trasporto, nei locali al chiuso, nei negozi. Allora è preferibile fare un piccolo sacrificio, un piccolo gesto di prudenza, saltare il periodo di Carnevale, mantenerci tranquilli per evitare di riaccendere il contagio. Ho detto già 100 volte che siamo la regione con la densità più elevata d’Italia e dunque è bene avere un elemento di prudenza in più. Dobbiamo cominciare a guardare avanti e riprendere nelle nostre mani il senso della nostra vita. Ridarci obiettivi positivi. Anche questa stagione complicata passerà. Dobbiamo stringere i denti, ma penso di poter dire che dobbiamo guardare con fiducia ai mesi e agli anni che abbiamo davanti a noi. Stiamo uscendo da questa ondata di epidemia. Vedrete che in primavera arriveremo a vivere una vita normale. Poi ascolteremo la comunità scientifica e vedremo un po’ quello che ci dicono in relazione ai vaccini. Qualcuno ipotizza che il richiamo potrebbe essere annuale.  in Campania le proporzioni sono invertite e non va bene. C’è un problema che riguarda l’appropriatezza delle prestazioni. Chiederemo ai titolari di laboratori di darci una mano ad affrontare il tema delle liste d’attesa per rispettare l’ordine di priorità. Quando si fa una prescrizione, questa deve avere un codice. Possono essere prestazioni urgenti, da fare nelle 72 ore, oppure prestazioni di tempo medio (10 giorni), prestazioni differibili (tra 30 e 60 giorni) e prestazioni programmabili, senza nessuna urgenza, da erogare entro 4 mesi. Questa classifica di priorità c’è in tutta Italia ed è utile pure per la sanità campana. Dobbiamo rispettarla anche in Campania. Ad aprile faremo eventualmente degli aggiustamenti. Ma è evidente che è un tema rispetto al quale bisogna voltare pagina, valorizzando il 90% dei laboratori che fanno un’attività seria, rigorosa e utile per la sanità campana, ma anche risolvendo le anomalie di un 10% che continuano ad avere atteggiamenti speculativi che non saranno più tollerati. Dobbiamo cominciare a guardare avanti e riprendere nelle nostre mani il senso della nostra vita. Ridarci obiettivi positivi. Anche questa stagione complicata passerà. Dobbiamo stringere i denti, ma credo di poter dire che dobbiamo guardare con fiducia ai mesi e agli anni che abbiamo davanti a noi. Stiamo uscendo da questa ondata di epidemia. Vedrete che in primavera arriveremo a vivere una vita normale. Poi ascolteremo la comunità scientifica e vedremo un po’ quello che ci dicono in relazione ai vaccini. Qualcuno ipotizza che il richiamo potrebbe essere annuale. Per quanto riguarda la scuola mi pare che pure qui stiamo uscendo dalla situazione complicata. Sapete che abbiamo criticato alcune scelte del Ministro dell’Istruzione, come l’annuncio in conferenza stampa del 10 gennaio dove annunciava che non ci fossero delle criticità mandando al manicomio tutti. Nonostante il ministero della pubblica istruzione, ce l’abbiamo fatta. Nel mese di gennaio le vaccinazioni sono state soddisfacenti pure per i bambini.

In Campania abbiamo 61 scuole, con 600 alunni che non hanno un dirigente scolastico e 47 scuole, sotto i 600 alunni, che hanno un reggente che va a scavalco, avendo la responsabilità anche di un altro istituto scolastico. C’è una soglia per i dirigenti, stabilita del ministero della pubblica istruzione e dal ministero dell’economia, che sarebbe bene superare. Abbiamo decine di docenti e dirigenti campani che vanno in altre parti d’Italia e che invece potrebbero essere utilizzati per coprire il fabbisogno che abbiamo nelle nostre scuole”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24