Il Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha emesso i provvedimenti dopo la ventunesima giornata del campionato di Serie A. Un turno a porte chiuse per l’Udinese in seguito ai cori razzisti da parte del proprio pubblico verso Maignan alla Dacia Arena. 40 mila euro di multa alla Salernitana più diffida per gli ogetti lanciati ai danni dei gicoatori del Genoa che avevano festeggiato il momentaneo pareggio di Retegui sotto i settori del pubblico dell’Arechi. Ecco il testo: “Al club friulano è stata applicata la sanzione minima prevista dall’art.28, questo perché il Giudice Sportivo ha considerato anche “il comportamento attivo della società Udinese e la disponibilità manifestata fin da subito a collaborare per l’individuazione dei responsabili”. Va tuttavia rilevato che i fischi successivi al rientro in campo di Maignan hanno avuto sicuramente un peso nella decisione di punire l’Udinese con le porte chiuse, dal momento che -scrive ancora il Giudice Sportivo- “non sono state riportate, durante e dopo i fatti e nonostante i due annunci al pubblico, chiare manifestazioni di dissociazione da tali intollerabili comportamenti da parte dei restanti sostenitori (elemento che sarebbe stato rilevante in senso attenuante e finanche esimente)”.
Un’ammenda di 40mila euro, con diffida, è stata invece inflitta alla Salernitana, punita per il lancio di oggetti da parte dei suoi tifosi nell’ultimo match contro il Genoa. Uno di questi, uno snack, aveva colpito l’attaccante rossoblu Retegui dopo il gol del pareggio dei liguri. E l’arbitro Orsato, aveva poi consegnato al quarto uomo una grossa pietra, arrivata anch’essa in campo, che aveva rischiato di colpire i giocatori del Genoa. Proprio il riferimento allo snack che ha colpito Retegui è indicato nel comunicato del Giudice Sportivo, che punisce la Salernitana “per avere suoi sostenitori, assiepati nel settore Curva Sud, lanciato sul terreno di giuoco nel corso della gara diversi oggetti di varia natura, tra cui una grossa pietra di cemento di circa 10 cm, alcuni accendini e bottigliette in plastica, senza colpire nessuno, e per avere inoltre lanciato all’indirizzo dei calciatori della squadra avversaria uno snack che colpiva al collo un calciatore, senza conseguenze lesive”.
