La Figc ha validato il nuovo protocollo per far continuare il campionato di Serie A in serenità. Ecco gli undici punti riportati da Sky:
- Nella circolare è precisato che le misure “trovano applicazione nelle competizioni professionistiche e nei massimi campionati dilettantistici, salvo previsioni più restrittive decise dagli Organismi sportivi competenti”.
- Per le ASL territoriali scatterà in automatico la facoltà di intervenire con il blocco dell’intera squadra superato il 35%.
- di positivi nel gruppo
- Per quanto riguarda il calcio, il numero deciso dalla Figc nella valutazione del 35% dei positivi è un gruppo composto da 25 giocatori. Questo significa che con 8 positivi in squadra si può giocare, mentre con 9 scatta in automatico la facoltà dell’ASL di intervenire. Le modalità della comunicazione della lista dei 25 verranno stabilite dalla Lega.
- Il documento prevede inoltre “per la sorveglianza l’utilizzo di tamponi antigenici e/o molecolari, nel rispetto dei criteri definiti dal ministero della Salute”.
- Nel protocollo si legge che i soggetti positivi devono essere “messi in isolamento, monitorati, controllati nei termini e con le modalità previste dalla norma vigente”.
- Altro punto importante del protocollo sono i test antigenici ogni giorno per almeno 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 in tutti i contesti in cuinon si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale.
- Ai contatti a basso rischio (soggetti che entrano in contatto con il Gruppo Squadra anche in maniera non continuativa) “si applicano le misure previste dalle indicazioni ministeriali, anche in relazione allo stato vaccinale. È raccomandato l’utilizzo della mascherina Ffp2″.
- Il protocollo si applica indipendentemente dallo stato vaccinale.
Va comunque effettuato un test antigenico con esito negativo 4 ore prima della gara.
Maurizio Casasco, presidente della Federazione medico sportiva, ha dichiarato all’Ansa: “La predisposizione e il varo del documento dimostrano che quando si lavora di squadra, in maniera coordinata, da parte del Governo e da parte dell’area sportiva e tecnico-medica del Coni e delle federazioni si arriva a portare a casa un risultato straordinario, nell’interesse degli atleti e dell’industria dello sport”.