Home Senza categoria Udinese – Napoli 3 – 1, la porta che scotta e il...

Udinese – Napoli 3 – 1, la porta che scotta e il campione che piange perché vede svanire il suo sogno – Tattica e statistiche a cura di Crescenzo Tortora

Soccer: Serie A; Udinese-NapoliIl tema tattico e la partita. Il Napoli viene imbrigliato da un Udinese risorta, grazie all’attenzione tattica del nuovo arrivato De Canio, che riesce nello sgarro. Il Napoli è in difficoltà, Thereau viene piazzato sulla principale fonte di gioco azzurra, Jorginho, Zapata sarà una brutta gatta da pelare per Koulibaly, sulla sinistra Widmer sarà una spina nel fianco di un Ghoulam in serie difficoltà. Il Napoli soffre l’Udinese, pericolosissima grazie alle incursioni in area prima di Badu e poi Widmer, e prima Koulibaly e poi Ghoulam li stendono. Sul primo Gabriel si fa passare la palla sotto il corpo, sul secondo indovina ancora il palo, e para il rigore. Ma tra i due rigori il Napoli si rialza grazie al sussulto del campione, Higuain riequilibra le sorti. E dopo il secondo rigore sembra che la partita possa essere reindirizzata lungo i binari giusti, e invece nel finale del tempo Gabriel, all’altezza della situazione fino a quel momento, la combina grossa. Fa un errore su uno stop, concedendo palla a Zapata, cross in mezzo e rovesciata di Bruno Fernandes, già autore del gol su rigore. Se uno dei difensori azzurri si fosse schierato sulla linea della porta avremmo potuto evitare il gol. Nel secondo tempo va peggio, l’Udinese va in gol con il francese Thereau, in mezzo ai difensori azzurri, da un cross dalla destra, mi è sembrato di rivedere il Napoli di Benitez, e soprattutto l’Albiol di Benitez. Ma c’è di peggio, la partita termina come peggio non poteva, Higuain fa un fallo di reazione, viene espulso, e va su tutte le furie, al punto che i compagni devono contenerlo, il campione capisce che la corsa azzurra per il sogno è finita, e non riesce a sopportarlo, piange, si dispera, inveisce contro tutto e tutti.

Statistiche e giocatori. Sarri individua nella squadra e non nei singoli il problema, si accolla le responsabilità, per una partita che dice di non aver preparato bene. E infatti il Napoli non è se stesso, e quando capisce che non ce l’ha fatta, nemmeno i cambi possono nulla. Non può non guidare in termini di possesso palla, 68%, possesso palla che una volta tanto non porta i suoi frutti, 11 tiri a testa, ma l’Udinese è più precisa, 6 nello specchio della porta, contro i 2 azzurri. Gli azzurri sono anche più precisi nei passaggi, 83% contro il 66%, confermando una qualità che fa parte del DNA di questa squadra. Questa volta male nei successi aerei, solo 44%. Tante le cose che non vanno, dalla fase difensiva, tutta, all’incisività sul lato determinante azzurro, quella fascia sinistra dove Ghoulam, Hamsik e Insigne non sembrano nella loro miglior giornata. I migliori sono Allan e Higuain. Promosso fino al rigore Gabriel, ma la sua papera penalizza il Napoli e ci riporta alla scorsa stagione, agli strafalcioni di Rafael e Andujar, palesando una difficoltà per chiunque a difendere quella porta. In questo momento l’unico che può sopportare quella responsabilità è un giocatore con le spalle larghe, Reina. Higuain merita la nostra stima per il record di gol, perché è capocannoniere, perché ha guidato questa squadra, perché è il più forte del campionato, perché ci ha sperato tanto, e noi insieme a lui, perché è come un figlio di Napoli che piange perché vede svanire il suo sogno, dispiace per la sua reazione, ma ora il Napoli dovrà fare a meno di lui. E’ il momento giusto per Gabbiadini, per dimostrare di che pasta è fatto.

Va tutto male, ma bisogna ancora combattere. Troppe le cose che non vanno. Troppa tensione, poi sfociata nelle polemiche e nel pianto di Higuain, forse la tensione di dover rincorrere un avversario del quale si conosce il risultato, e il risultato è sempre la vittoria, una partita preparata male, giocatori, tanti, sottotono, poca luce lì davanti, una fase difensiva in leggero calo, la difficoltà del portiere. Va tutto male. Ma ora bisogna scrollarsi di dosso il nervosismo del Friuli e incanalare le energie per conservare questo preziosissimo secondo posto, mentre il popolo napoletano aspetta il responso sul Pipita.

Crescenzo Tortora

La mia sul Napoli

il blog:lamiasulnapoli.wordpress.com

Metti Mi Piace sulla pagina Facebook, vai qui.
Segui @lamiasulnapoli su Twitter, vai qui.
Segui la rubrica anche su Google+, vai qui.
Segui l’account su Instagram, vai qui.
Iscriviti al canale Youtube, vai qui.

Articolo precedenteNapoli, la consapevolezza di essere umani
Articolo successivoCriscitiello ammette: “Nulla da dire a Sarri, ma il problema degli azzurri è uno…”
E' laureato in Fisica ed è ricercatore in astrofisica: si occupa dello studio dell'evoluzione delle galassie e dell'Universo. E' un appassionato tifoso del Napoli e curioso di capire il calcio attraverso i numeri e le statistiche, e non solo attraverso le sensazioni personali! Scrive di calcio ed in particolar modo del Napoli. E' un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24