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Tuttosport – Corvino: “Marotta, a 20 milioni Sanchez è un affare. Drogba perfetto per la Champions. E occhio a Jovetic”

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Lecce, Roma, Fiorentina, un fattore che accomuna queste tre società è Pantaleo Corivno. L’ex ds dei viola, ultimo club in cui ha lavorato, si concede ad un’intervista del quotidiano Tuttosport. Attualmente nessun club gli ha presentato una proposta, eppure con pochi soldi riuscì ad acquistare elementi come Jovetic, Nastasic e rivenderli a peso d’oro. Deluso? “Tornare a lavorare non sarebbe stato difficile. Non voglio sembrare presuntuoso, ma dopo i miracoli con Casarano e Lecce e le quattro qualificazioni in Champions con la Fiorentina, ho due aspirazioni: o lo scudetto o dove mi porta il cuore. Sono uno degli ultimi mohicani del pallone. La famiglia Garrone mi ha lusingato, ma non sono riuscito a darle la mia disponibilità. Da tifoso genoano non me la sentivo di lavorare per la Sampdoria”. E’ stato mai vicino alla Juve? “No. Con Marotta e Paratici si sono ben messi. Se vinci tre scudetti, sei il più bravo”.Mai avuti screzi con l’ad bianconero? “Ci scaldammo per Behrami. Ma la litigata più grande fu con l’amico Rino Foschi: di mezzo c’era Kuzmanovic”.Poi passa a parlare dei bianconeri, in particolare dei possibili colpi di mercato. “Il migliore è stato trattenere Conte. Antonio è un salentino come me: “abbiamo dentro un albero di olivo”. Vincerà presto la Champions. Per quanto riguarda i giocatori, uno come Droga porterebbe alla Juve esperienza internazionale. Dai bianconeri mi aspetto un mercato per diventare ambiziosi anche in Champions. Se poi Marotta riuscisse a comprare Sanchez per 20 milioni sarebbe un grande affare. Il Barcellona lo ha pagato quasi il doppio”. Se fosse lei a decidere, sacrificherebbe uno tra Vidal e Pogba? “I migliori vanno tenuti, a meno che non siano loro a forzare la mano…Vidal non l’ho sfiorato, l’ho proprio toccato: venne a casa mia in via Guerrazzi 41, a Firenze”. Cuadrado? “Spero resti alla Fiorentina”. Quale giocatore consiglia? “Andrei sugli scontenti, Van Persie era uno di quelli, ma forse Van Gaal gli avrò restituito il sorriso. Ho trascorso tanto tempo in Olanda, il mio Pellé ha avuto una crescita esponenziale. Ma nel Feyenoord c’è un giovane sul quale punterei: Boetius, attaccante esterno di 20 anni”. Dai consigli per gli acquisti ai ricordi del passato, in particolare alla cessione di Felipe Melo alla Juventus per 25 milioni di euro. “Felipe in quel momento valeva quei soldi. Lo champagne non l’ho mai stappato, ma comprare un giocatore a 7 e rivenderlo a 25, è stata sicuramente un’ottima operazione”. E Jovetic? Lo scorso anno tutti lo davano in bianconero. “Ci sentiamo spesso. Al City è stato penalizzato dagli infortuni, ma p contento, ha vinto la Premier. La Juve lo scorso anno lo ha corteggiato, nel mercato “mai dire mai””. Cose ne pensa del possibile passaggio di Immobile al Borussia? “Ciro ha potenzialità, ma gli attaccanti vanno valutati su più stagioni. Venti milioni sono tanti, io li spenderei solo per un’operazione a rischi limitati. Per Toni e Gilardino ne spesi dodici”. Un flash sull’abolizione delle comproprietà, sorpreso? “No, è giusto cambiare”. Infine Corvino racconta un episodio personale. “Ai tempi del Lecce, dopo una sconfitta col Brescia per 3-0, entrai negli spogliatoio, non sapendo cosa sire mi misi in spalla il tavolone dei massaggiatori e pensai: “Dove prendo, prendo”. Sfiorai Lucarelli e Balleri”.

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