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Storie di Campioni – Careca goleador semplice e cecchino infallibile…

Careca of NapoliAntônio de Oliveira Filho, meglio noto come Careca (Araraquara, 5 ottobre 1960), è un ex calciatore brasiliano. È considerato uno dei più forti attaccanti al mondo a cavallo tra gli anni ottanta ed i novanta, e uno dei migliori brasiliani di ogni tempo. Careca esordì con il Guarani nella stagione 1978, benché facesse parte della prima squadra già dal 1977. Al suo primo anno nella massima serie nazionale, segnò 13 reti in 28 partite, contribuendo alla vittoria del Guarani in campionato, prima volta nella storia della società: segnò peraltro un gol nella gara di ritorno della finale contro il Palmeiras.Nell’estate del 1987 passò dal San Paolo al Napoli per 4 miliardi di lire, ed esordì in campionato nella terza giornata il 27 settembre 1987 contro il Pisa alla Arena Garibaldi nella famosa partita vinta successivamente a tavolino dagli azzurri per la monetina che colpì Alemao. Qui divenne il terminale dell’attacco, contribuendo a formare il trio chiamato “Ma.Gi.Ca.” (“Ma”radona, “Gi”ordano e “Ca”reca).

Le sue giocate e i suoi gol (anche vice-capocannoniere della Serie A 1988-1989 con 19 reti) contribuirono all’epoca d’oro del Napoli che in quegli anni conquistò una Coppa UEFA (nel 1989, primo trofeo internazionale di prestigio del club azzurro) e soprattutto il secondo scudetto della storia partenopea nel 1989-1990, cui seguì poi la Supercoppa italiana nel settembre dello stesso anno. Era un ragazzo umile e pieno di carisma, insieme a Salvatore Bagni spronava la squadra azzurra ogni partita essendo parte integrante dello spogliatoio . Aveva un gran rapporto anche con il Dio del calcio e lo dimostrano le sue parole : «Un grande amico, una persona perbene nonostante i guai con la droga, che sono per fortuna acqua passata»,Careca l’ha rivisto di recente, nel suo Brasile, per una partita di beneficenza tra vecchie glorie. Gli aveva detto che sarebbe partito per l’Italia e di questo si era detto «molto contento». Quando però a metà ottobre anche in Brasile tutti i giornali hanno preso ad attaccare con ferocia Diego che, ospite in Rai a Che tempo che fa, si era difeso con un gesto dell’ombrello «sicuramente poco politically correct, ma genuino», Antônio de Oliveira Filho non ce l’ha più fatta a stare zitto e come faceva in campo non ha voltato le spalle a Maradona, aiutandolo con una semplice gesto, una telefonata che fa di Careca un grande amico del folletto dalla grossa chioma nera.

La sua carriera parla chiaro, il suo atteggiamento fuori e dentro il campo pure, staimo parlando di un cecchino infallibile che ha dato tutto alla maglia azzurra e che parallelamente ha ricevuto tanto affetto e stima dai napoletani.

Giovanni Pisano

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