(ANSA) Nonostante gli insulti e le minacce ricevute, Andy Murray non si pente di essersi schierato a favore della causa indipendentista scozzese. Il tweet che ha pubblicato il giorno del referendum gli è costato una campagna d’odio da parte degli estremisti unionisti, allarmando persino Scotland Yard. “Penso che chiunque possa comunicare la propria idea anche se il modo con cui l’ho fatto, beh, non lo rifarei allo stesso modo. Penso che sia stata una giornata molto emozionante per molti scozzesi”.