Home Senza categoria Sarri: “Secondo posto? Niente tabelle. Scudetto lo possiamo sognare, non programmare”

Sarri: “Secondo posto? Niente tabelle. Scudetto lo possiamo sognare, non programmare”

L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, ha commentato la vittoria contro l’Inter ai microfoni di Premium Sport: “Abbiamo condotto una partita che potevamo e dovevamo chiudere prima visto lo svolgimento e le tante situazioni create. l’Inter è una squadra forte con tante individualità, il pericolo può arrivare improvvisamente. La prova della squadra complessivamente è stata di buon livello. Secondo posto? Mai fatto una tabella in vita mia e non ho intenzione di cominciare ora, la situazione è in mano agli avversari che se le vincono tutte non ci danno nessuna possibilità di recuperare. Siamo contenti per la vittoria contro una squadra motivata che veniva da un ritiro lungo. Nel girone di ritorno siamo in testa alla classifica insieme alla Juventus, abbiamo raggiunto il record di vittorie esterne del Napoli di tutti i tempi, per essere una squadra incompiuta non siamo male. Abbiamo la sensazione di aver buttato al vento qualche punto in maniera stupida, per la qualità siamo ancora migliorabili”

“Come ridurre le distanze dalla Juve? Si può andare Lourdes o fare diverse cose… E’ una domanda che andrebbe posta ad altre società prima della nostra, i grandi giornali sportivi italiani ci davano quinti all’inizio del campionato e ci accusano se siamo terzi invece che secondi. Abbiamo un monte stipendi che non è nemmeno la metà rispetto ad altre squadre. Al momento lo Scudetto non è programmabile ma sognabile, e noi siamo dei sognatori”

“Se abbiamo perso punti con le squadre con budget inferiore al nostro, è vero anche che ne abbiamo presi tanti contro squadre con budget superiore. Al di là del fatto che fossero squadre non di alta classifica, sono stati punti persi in relazione allo svolgersi della partita. Contro l’Atalanta non li considero nemmeno punti persi perchè hanno fatto meglio di noi. Mi hanno chiesto se sono contento, lo dirò il 30 di agosto ma non ho assolutamente detto di voler andare via”

“L’Inter è una squadra con possesso palla non come il nostro ma vicino, era chiaro che non avremo sempre avuto il pallino del gioco, ecco perchè la scelta è andata su Diawara, in allenamento mi dava l’impressione di essere tornato in buone condizioni, stessa sensazione avuta con Zielinski. Poi nel secondo tempo ha avuto un gran mal di testa e l’ho tolto, ma ha fatto un buon primo tempo anche lui”.

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