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Sarri assolve il Napoli: “Squadra viva. Gabbiadini? Nessuna bocciatura”

CALCIO: NAPOLI; IN ATTESA 'COLPO' MERCATO DOMANI AMICHEVOLE A BERLINO

L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, ai microfoni di Premium Sport, ha commentato la sconfitta patita in casa per mano della Roma: “Dopo un buon primo tempo abbiamo fatto un errore e ci siamo trovati sotto, concedere campo alla Roma è sempre un problema, in campo aperto sono una squadra di una pericolosità estrema. Siamo tornati in partita, quando sembrava che si potesse arrivare al pareggio, in un contropiede siamo stati puniti. Oggi non ho visto una squadra spenta, si è fatta una discreta partita dove si poteva fare meglio e dove gli episodi sono stati sfavorevoli. Adesso dobbiamo lavorare a testa bassa per risolvere i problemi che sono venuti fuori. Questa è una squadra che può fare meglio, ma nel primo tempo eravamo un po’ lenti a seguire la palla. Ho visto, però, una squadra viva e la sensazione nel primo tempo era che questa partita si poteva vincere. Non abbiamo concesso nemmeno tanto se non negli ultimi cinque minuti più recupero, nel tentativo di mettere le cose a posto ma ci può anche stare. Gabbiadini? Bocciatura no, era un momento della partita in cui dovevamo rompere un’inerzia e lo abbiamo provato a fare con altre caratteristiche provando una soluzione totalmente diversa. Spero che il cambio non incida su di lui, non siamo di fronte a cambi punitivi ma di fronte ad un cambio tattico, fatto nel tentativo di cambiare l’inerzia della partita in un momento in cui eravamo sotto”.

“Dal campo la sensazione mia era che spesso dalla palla persa mancavano quei 5-6 metri per contrastare subito la loro ricezione, non era un discorso enorme però erano quei pochi metri che ci mettevano in difficoltà, la linea era un po’ pigra a riprendere campo. Mertens falso nueve? Era una situazione in cui bisognava cercare di muovere la difesa avversaria e tirare fuori il più possibile dai difensori centrali, sono cose che Dries fa bene. È un ruolo che lui può fare, ovviamente con le sue caratteristiche. Oggi era difficile alzare i ritmi anche perché era difficile dal punto di vista climatico. La sensazione era che noi riusciamo a conquistare l’area avversaria con facilità nel primo tempo, abbiamo insistito anche troppo per cercare l’imbucata per vie interne quando loro era in densità in quella zona”.

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