Il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, tramite la web-tv del comune, risponde così alle parole del presidente della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis: “Con De Laurentiis il dialogo c’è sempre stato, e non è in un cattivo momento. Da questo punto di vista il dialogo però può significar poco se non si raggiungono risultati. Sono un po’ preoccupato per il fatto che stiamo arrivando a fine mandato, se altri pensano di tirare avanti la corda non mi va bene. Abbiamo preso degli impegni, voglio capire se gli altri hanno le nostre intenzioni, anche perchè entro la fine dell’anno 2015 bisogna chiudere questa partita.
Io personalmente sto lavorando ad un piano alternativo, non è possibile perchè tirare troppo la corda ci porterà porterà ad una situazione di fibrillazione cronica, ci sono stati segnali arrivati sia dall’Osservatorio e dal prefetto di Napoli. Il progetto è stato presentato e deve viaggiare su una sostenibilità economica, ma non vedo proposte economiche adeguate per la ristrutturazione dello stadio. Dobbiamo salvaguardare il patrimonio pubblico, dobbiamo portare a casa un risultato.
Il quadro è molto chiaro, adesso siamo alla fase concreta e non ci possono essere due versioni diverse tra loro. 20 milioni? Se si vuole ristrutturare in modo adeguato, non si riesce a fare granchè per avere uno stadio come il San Paolo, mi sembra che non ci siano le condizioni. Siamo ad un punto di svolta decisivo, non è una questione di ultimatum ma bisogna decidere e non consentiremo di spostare la partita a dopo le elezioni perchè è un impegno che ho preso con la città ed i cittadini devono sapere che abbiamo creato le condizioni per un investimento serio. Se non c’è la volontà dell’investimento serio… De Laurentiis lo sa che basta un piano di fattibilità e l’impegno economico per ristrutturare lo stadio dallo smantellamento della copertura in ferro al rifacimento di pezzi di tribune.
La scelta di fare il San Paolo è stata sua, qualche anno fa c’era la possibilità di fare uno stadio nuovo ma il Napoli disse di no tombando quell’opzione. Se si vuole fare un’operazione, dev’essere importante altrimenti… ‘a facimm’ nuje, con forze pubbliche e poi glielo diamo a domanda individuale domenica dopo domenica. Si parlava di investimenti di 100-150 milioni, magari sono troppi 150 ma qualcosa in più si può fare…se parliamo di 20 milioni ragioniamo: non si può dare uno stadio per sempre a soli 20 milioni, è una cosa che non sta nè in cielo e nè in terra!”.
