C’era una volta un calciatore del 1976, uno del 1983 e l’altro del 1984. Sembra l’inizio di una barzelletta, ma è la storia di Francesco Totti, Daniele De Rossi e Alberto Aquilani. Il Principino ha perso alla svelta lo status di simbolo di una città, Roma, che lo ha svezzato ma non portato in prima squadra sin da subito: la parentesi alla Triestina prima, la cessione al Liverpool poi, di fatto ha lasciato soli i due capitani della Roma. Perché Francesco Totti e Daniele De Rossi si sono contesi la fascia per più di dieci anni, fino al ritiro del numero dieci.
Incredibilmente e paradossalmente, la Roma poteva perdere tutti e due in un colpo. Perché Walter Sabatini ha contattato il centrocampista centrale per portarlo all’Inter, con un ricco biennale sul tavolo. La parabola è strana: un anno fa, di questi tempi, De Rossi rischiava di non giocare in nazionale, salvo poi entrare nei convocati di Conte per il rotto della cuffia – e i capelli tirati – mentre ora è ritornato a essere il simbolo di sempre. Un anno da incorniciare… anche perché basta capitan futuro. Ora la fascia rimarrà saldamente al suo braccio, almeno fino al 2019.
Fonte:tuttomercatoweb.com