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Roberto Rosetti: “Sul fuorigioco di pochi centimetri non ci sarà l’intervento del VAR”

Rosetti

Il presidente italiano della commissione arbitri UEFA Roberto Rosetti è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport sul tema del fuorigioco. Ecco le sue parole: “La Var si avverte soprattutto quando non c’è. Dai sedicesimi sarà anche in Europa League. E tutta la Champions, Euro 2020, Euro e finale di Champions donne. Un lavoro enorme. La Var è indispensabile, garante di giustizia, però non deve alterare spirito e fluidità del gioco. Vogliamo interventi Var solo quando le immagini evidenziano un chiaro errore, non per arbitrare meglio le partite. Altrimenti meglio la decisione del campo.

Sulle situazioni chiare ed evidenti la tecnologia è ormai risolutoria, vedi il quarto tra Tottenham e Cituy con il corretto intervento del Var Irrati al 94’ e annullamento della rete del City. Ma il presidente ha ragione, ha fatto un riferimento corretto alla regola 11. Qualsiasi parte del corpo, braccia escluse, più vicina alla linea di porta sia del pallone sia del penultimo difendente, è fuorigioco. Quindi, teoricamente, un millimetro basta. Ma, per i Var, in alcune situazioni al limite è difficile determinare i pochissimi centimetri. Se per valutare un offside di pochissimi centimetri occorrono svariati minuti per posizionare le linee, ed esiste una difficoltà reale nel determinare se è fuorigioco, sempre meglio lasciare la decisione del rettangolo verde di gioco. Il protocollo Ifab insiste su questo concetto: la decisione va cambiata solo se le immagini provano una chiara evidenza.

È contro lo spirito del gioco difendere con le mani dietro la schiena. Se il braccio è vicino al corpo, o se è in una posizione naturale, non è punibile. L’Ifab ha cercato di chiarire alcuni dati di punibilità. Uno tra questi riguarda la posizione non naturale e punibile delle braccia quando vengono tenute al livello o sopra le spalle, o quando vengono utilizzate per ampliare la superficie del corpo per bloccare un cross o un tiro in porta”.

Fonte foto:Gazzetta dello Sport.it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24