Roberto Insigne fratello più piccolo di Lorenzo attaccante di proprietà del Napoli ora in prestito al Latina in B ha rilasciato un’intervista al Mattino. Ecco le sue dichiarazioni: “Sarri è un tecnico che mi ha insegnato tantissimo, è giusto che tutti ne parlino un gran bene. Mi diceva sempre di giocare la palla e di attaccare la profondità. Ora facendo allenamento sempre con Callejon, a Latina cerco di fare sempre i suoi stessi movimenti, che a volte i miei compagni non capiscono. Sarri ama giocare con gli esterni invertiti, ed io essendo mancino giocherei a destra. Il mio sogno è quello di giocare in maglia azzurra con mio fratello, tra di noi non ci sono gelosie, c’è molta complicità. Napoli come piazza è unica, per un giovane è più facile giocare nel Sassuolo, oppure nell’Atalanta. I tifosi napoletani pretendono molto. Dunque comprendo la scelta dell’allenatore di tenere un giovane in panchina. Diawara è un classe 97, ma in campo sembra un fenomeno e dimostra di essere pure più grande. Ho sempre avuto la fiducia di Sarri e di Giuntoli. Il Mister in estate non volle farmi partire e voleva trattenermi pure a gennaio, ma io avevo bisogno di giocare con continuità. In allenamento soffrivo la marcature tremenda di Chiriches, è un difensore che spalle alla porta non ti fa girare mai. Se dovesse continuare a giocare un calcio bellissimo, il Napoli potrà competere in tutte le competizioni. Quando dal sorteggio della Champions League è uscito il nome del Real Madrid, Reina-Albiol e Callejon erano entusiasti nel misurarsi con una squadra così blasonata”.
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