Il difensore del Napoli Raul Albiol ha rilasciato un’intervista dal ritiro della Spagna a La Razon. Ecco le sue parole: “E’ chiaro che più passa il tempo e più sono di meno le possibilità che uno venga convocato, però io non ho mai mollato. In questi anni ho sempre provato a fare bene con il Napoli e penso che questa convocazione sia stata ripagata dal lavoro che ho fatto in questi anni. Sono felice di tornare, ora voglio lavorare bene. Quella di vincere è proprio la cosa più difficile da fare, come l’ultimo passaggio prima di un gol. Abbiamo svolto delle grandi stagioni, ma senza vincere. Ogni anno la quadra cresce vogliamo proseguire su questa strada pure con Ancelotti. Il gruppo è rimasto lo stesso degli ultimi anni, nessun giocatore è andato via e ne sono venuti altri. Siamo un gruppo unito e dovremo lavorare collettivamente perché non abbiamo calciatori che possano decidere le partite singolarmente.
Il calcio italiano mi ha dato tranquillità, fiducia, esperienza mi sono sentito bene fin dai primi giorni qui. Poi piano piano stagione dopo stagione sono cresciuto e ora mi sento come se fossi a casa mia. Non so ancora se finirò la mia carriera da giocatore in Italia o in Spagna, ma sono cresciuto molto in Italia.
Cristiano Ronaldo ha dato maggior lustro al campionato italiano, avere il migliore della storia ha fatto diventare la Serie A la più seguita del mondo. Anche se è un mio avversario, sono contento di sfidare i migliori, perché ti danno maggiori motivazioni. Non ho vissuto l’epoca di Maradona e non so se il suo impatto sia lo stesso, però Maradona a Napoli è considerato un idolo. Non so se la stessa cosa accadrà a Cristiano nella Juventus un club che ha vinto molto in Italia e ha giocato parecchie finali in Europa. Maradona a Napoli è differente, lui ha vinto qua due scudetti e una Coppa Uefa che non erano mai state vinte prima. Era una squadra normale, che con Maradona diventò grande. Cristiano sarà ricordato per essere stato uno dei migliori calciatori della storia, ma Maradona al Napoli“..
