Home Copertina Raffaele Canonico: “La sosta del campionato è benedetta, non pericolosa”

Raffaele Canonico: “La sosta del campionato è benedetta, non pericolosa”

ll dottor Raffaele Canonico, medico della SSC Napoli, svela i segreti azzurri, dal campo fino alla tavola, ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni: “I calciatori, dopo l’Udinese, hanno ricevuto piani personalizzati fisici e alimentari, così da non perdere completamente la condizione. Come dice Spalletti: la sosta è benedetta, non pericolosa. Ora si continuerà semplicemente il lavoro cominciato in estate”

Sul Covid che ha cambiato il Calcio – “Dal 2020 è cambiato tutto: i livelli di stress psicofisico delle stagioni post Covid sono cresciuti in maniera esponenziale tra la compressione dei calendari e il Mondiale: i giocatori non sono macchine e certi ritmi hanno aumentato gli infortuni. Traumatici e muscolari: è inevitabile, mica uno scandalo. Pure i tempi di recupero non sono adeguati”.  

A fare la differenza è la prevenzione: “A volte i giocatori più impiegati saltano certe esercitazioni e le partitelle. Si recupera proprio negli allenamenti: è scientificamente dimostrato che alla quarta partita consecutiva il rischio cresce di pari passo con la fatica”.

Come si combatte la fatica? “Tecniche posturali e manuali. Massaggi. Criosauna dopo le sedute e vasche di acqua fredda dopo i match. Shock termico con acqua calda e molto fredda durante la settimana. E poi regimi di nutrizione specifici e integrazione per il recupero muscolare con i frutti rossi, una serie di integratori naturali e il cioccolato fondente dopo i match”.

Sulla fatica accumulata – “Il club è arrivato spremuto a novembre. È un anno unico nel suo genere, ma il mister e il suo staff hanno un’esperienza incredibile e in Russia hanno già gestito situazioni simili. Lavoriamo in totale osmosi”.

Anche ad Antalya i piani saranno ad hoc: basati sullo storico degli ultimi mesi, cioè sugli infortuni e i fastidi. Sarà una preparazione alla ripresa delle attività, non un ritiro modello estivo. Lo stop reale non è andato oltre i 15 giorni. Con il mio vice, il dottor De Luca, coordineremo i test e l’elaborazione dei dati, ma è fondamentale l’interazione. La comunicazione costante con gli atleti: i loro feedback aiutano a comprendere e prevenire”.

C’è chi non ha mai smesso e chi invece giocherà dopo 53 giorni di pausa: per questo motivo con i preparatori Sinatti e Cacciapuoti e con il nutrizionista Rufolo abbiamo studiato programmi individuali. Personalmente ho sentito i ragazzi ogni giorno. Pure quelli in Qatar: Kim, ad esempio, ha giocato la seconda con la Corea perché poteva. Clinicamente e psicologicamente”. Dunque sembra allarme rientrato in casa Napoli dopo i problemi al polpaccio del Sud coreano.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24