Oltre alle difficoltà oggettive di un match che dirà tanto sul prosieguo del cammino dei partenopei in Champions League, ad affollare la mente di Carlo Ancelotti ci sono le tante grane che arrivano dall’infermeria. La prima porta il nome di Simone Verdi, al quale è stata diagnosticata una distrazione di primo grado all’adduttore sinistro che rischia di tenerlo lontano dai campi per almeno un mese. Poi c’è il fronte Lorenzo Insigne, decisamente più tranquillo dato che il folletto di Frattamaggiore dovrebbe rientrare in tempo per sfidare il Paris Saint-Germain: il condizionale è ancora d’obbligo perché di sicuro al momento c’è solo la partenza del numero 24 per la capitale francese, mentre sul suo eventuale impiego in campo la prudenza la farà da padrona per evitare guai peggiori. Se tutto andrà bene, Ancelotti si affiderà al tandem Insigne-Milik, con Callejon e Zielinski sugli esterni e Allan e Hamsik interni. Tra i pali tornerà Ospina, protetto dalla solita coppia composta da Albiol eKoulibaly, affiancati da Hysaj e Mario Rui.
Non ha particolari grane di formazioni Thomas Tuchel, che potrà schierare il consueto 4-2-3-1 con il grande ex Cavani terminale offensivo assistito dal trio stellare Mbappé-Neymar-Di Maria. Davanti alla difesa Verratti e Rabiot faranno da supporto a Thiago Silva e Kimpembe, ai cui lati toccherà a Meunier e Bernat, con Areola tra i pali. E dire che quest’ultimo in estate è stato a lungo il portiere virtuale del Napoli, che poi ha preferito virare su Meret: vista la lunga indisponibilità del friulano, solo il tempo dirà ad Aurelio De Laurentiis la bontà o meno della sua scelta.
