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Possibile rinnovo di contratto per Alex Meret: una scommessa azzardata che rischierebbe di costare molto caro al Napoli

ssc nAPOLI.IT

C’è davvero poco di cui stare tranquilli in casa Napoli. La questione del (mancato) rinnovo di alcuni calciatori tiene prepotentemente banco e, a tal proposito, non sono affatto confortanti le voci di mercato, circolate negli ultimi giorni e confermate anche dalla radio ufficiale del club partenopeo, che vorrebbero Alex Meret vicino al prolungamento del proprio accordo con gli azzurri fino al 2027. La società di De Laurentiis pare orientata a proteggere un investimento che sembra fallito ed a promuovere titolare un portiere che, nelle ultime 4 stagioni, si è rivelato mai decisivo ed ha mostrato un carattere tutt’altro che sicuro. Il friulano è il peggior estremo difensore della gestione De Laurentiis per rapporto qualità-prezzo ed in numeri lo confermano.


A due settimane dall’inizio del calciomercato, che aprirà i battenti ufficialmente il prossimo 1° luglio, il futuro di diversi calciatori, in casa Napoli, sembra ancora del tutto incerto e da delineare. Nonostante la società azzurra abbia, praticamente, anticipato e chiuso già diverse operazioni di calciomercato per rimpiazzare alcuni calciatori in uscita, si pensi su tutti agli acquisti di Kvaratskhelia ed Olivera (oltre alle conferme di Juan Jesus ed Anguissa) che prenderanno il posto rispettivamente di Insigne e Ghoulam, si respira attualmente un clima di grande malumore sotto l’ombra del Vesuvio.

In molti, tra tifosi partenopei ed addetti ai lavori, temono, infatti, che alcuni big, ora a disposizione di Luciano Spalletti, possano andare via durante questa estate, indebolendo così ( e di parecchio) il valore attuale dell’organico azzurro. La spinosa questione relativa ai rinnovi di contratto di Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz ed Ospina non è affatto da sottovalutare: il Napoli potrebbe perdere, infatti, in un sol colpo 4 dei propri migliori calciatori che hanno formato, durante questa stagione (e non solo), la spina dorsale della squadra azzurra.

Se per i primi tre il futuro sembrerebbe ancora del tutto incerto, non escludendosi né la loro conferma né una più probabile partenza, diversa è invece la situazione del portiere colombiano. Ospina, infatti, non avrebbe trovato l’accordo con il club partenopeo e, per questo, avrebbe chiesto al proprio agente di trovare un altro club su cui virare. Spalletti, noto grande estimatore (come dallo stesso affermato più volte nel corso di questa stagione) del numero 25 azzurro, starebbe tentando di ricucire lo strappo tra le parti e di convincere il colombiano a restare a Napoli, senza tenere conto della scelta che la società azzurra pare abbia fatto da tempo: puntare su Alex Meret.

Secondo quanto, infatti, riportato da Radio Kiss Kiss, radio ufficiale del Napoli, il rinnovo di contratto per il portiere friulano sarebbe in dirittura d’arrivo: per lui, nonostante il suo accordo in scadenza con gli azzurri nel 2023, sarebbe pronto un contratto quinquennale da 1,5 milioni di euro a stagione, con la conseguenza che gli dovrebbe essere riconosciuto un leggero aumento di stipendio, rispetto al milione di euro a stagione che ha percepito finora dal club di De Laurentiis.

Si tratta di una scelta assolutamente incomprensibile e, allo stesso tempo, rischiosissima da parte della dirigenza del Napoli e ciò per due ordini di motivi.



In primo luogo va detto che la scelta del club azzurro di prolungare l’attuale contratto di Meret sia stata dettata non tanto dal convincimento della società e dell’allenatore di credere e di puntare sul portiere ex Spal, quanto dal rifiuto di Ospina, al quale sarebbe pervenuta una proposta per il rinnovo, giudicata però dallo stesso, a differenza del collega di reparto italiano, troppo bassa per i suoi standard.

Il colombiano, che è stato in questa stagione tra i migliori estremi difensori della Serie A (31 presenze e 13 clean sheet in campionato), risultando a fine anno il secondo portiere con più percentuale di parate (il 76,64%) nei top 5 campionati europei, non avrebbe infatti gradito l’offerta del Napoli, ovvero percepire per i prossimi due anni poco più del suo stipendio attuale da 1,4 milioni netti all’anno, e sarebbe pertanto alla ricerca di un nuovo club che voglia investire su di lui.

Si comprende, dunque, che la probabile promozione di Meret a portiere titolare del Napoli sarebbe un’opzione di assoluto ripiego, che non porterebbe alcun beneficio né al club né al ragazzo. Il ruolo di estremo difensore è infatti un ruolo estremamente importante (forse il più importante di tutti) e delicato: per interpretare al meglio il ruolo è infatti necessario che un portiere abbia tanto sicurezza di sé quanto serenità mentale, caratteristiche che Meret sembra assolutamente non possedere in questo momento, anche e soprattutto a causa della mancata fiducia che in lui nutre sia la piazza azzurra che Spalletti (si ricordi che l’allenatore toscano, dopo l’indimenticabile disfatta di Empoli, non gli ha fatto vedere praticamente più il campo)

In seconda battuta non si possono non ignorare i numeri assolutamente negativi fatti registrare da Meret nel corso della sua lunga esperienza azzurra, che testimoniano come il friulano non abbia affatto dimostrato di meritare la titolarità in un club glorioso come il Napoli.

Pochi ma significativi dati per mettere in evidenza tutta l’inadeguatezza del numero 1 azzurro. Dal momento in cui è arrivato a Napoli nella lontana estate del 2018, per l’incredibile cifra di circa 25 milioni di euro, il friulano ha raccolto in totale, tra Serie A e coppe, appena 93 presenze ed incassato la bellezza di 114 gol. La media di reti subìte a partita, fatta registrare da Meret, è di fatto impietosa: 1,22 gol subiti di media ogni match, con la conseguenza che con il friulano in campo il Napoli parte quasi sempre da un gol di svantaggio.

Si ricordi inoltre che Meret è stato titolare in tutte le principali disfatte del Napoli (salvo la vittoriosa finale della Coppa Italia del 2020 contro la Juventus, vinta grazie proprio ad un suo rigore parato) negli ultimi 4 anni: dalla partita col Barcellona a quella col Verona, per poi passare alle debacle di Empoli e Sassuolo (quest’ultima lo scorso anno), sono veramente tante le serate amare vissute in azzurro dal friulano.

A ciò va aggiunto che quest’anno, in appena 15 presenze, Meret ha incassato addirittura 23 reti, con una media di percentuale di parate di 48,8% a match (fonte kickest.it), manifestando più volte incertezze che un portiere di un grande club non può assolutamente permettersi. In 10 incontri su 15, il ragazzo ha addirittura subìto gol al primo tiro in porta degli avversari e la metà delle conclusioni da intercettare erano, certamente, alla sua portata.





L’investimento della società sembra dunque fallito miseramente e l’ostinatezza con cui quest’ultima tenta di proteggerlo sembra del tutto indecifrabile ed autolesionista. Il ragazzo, pur avendo compiuto 26 anni lo scorso marzo, non si può più considerare un portiere giovanissimo e con ampi margini di miglioramento. Ha dimostrato inoltre di avere una tenuta fisica del tutto insoddisfacente (nei suoi 4 anni a Napoli è stato out quasi 200 giorni in totale per colpa dei vari infortuni che ha rimediato) e gli allenatori che lo hanno allenato in azzurro (salvo una piccola parentesi quando tecnico del Napoli era Carlo Ancelotti) lo hanno certamente notato, tanto da preferirgli, senza remore, e non solo per questo, il ben più quotato ed esperto collega di reparto colombiano.

Davvero conviene, dunque, al Napoli iniziare la stagione con un portiere che non gode della fiducia dell’allenatore e che ha dimostrato a più riprese di non essere all’altezza della piazza?



Gianmarco Apuzzo

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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24