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Peugeot 205 Cabriolet celebra 30 anni ad Auto e Moto d’Epoca…

peugeot_205_cabrioletUno dei simboli per gli “edonistici” anni 80? Presto detta: la “cabrioletizzazione” di alcuni dei modelli da grandi volumi di vendita. Non è un mistero che il comparto automotive abbracci le mode del momento. A volte le segue, altre vi si accompagna contestualmente; altre le precede. Oggi, ad esempio, il settore dell’auto intende dare un deciso giro di vite alle emissioni, e prepara per il futuro un new dealall’insegna della mobilità pulita.

Tre decenni fa, l’identità dell’automobile – presa nel proprio insieme – era più rivolta all’esteriorità. Ed ecco il boom di un fenomeno tipicamente “Eighties”: larealizzazione di versioni “cabrio” dei modelli di grande produzione. Fiat Ritmo,Ford Escort, Talbot Samba, in un certo senso anche Lancia Beta (la spyder realizzata da zagato, apparsa negli anni 70, rappresenta uno dei primi esempi, in questo senso), in piccola serie Fiat Uno e Opel Corsa e, a cavallo fra 80 e 90, anche Innocenti Koral: tutti casi di modelli di segmento “medio – piccolo” che hanno avuto le proprie versioni “aperte”.

Il maggiore successo è, tuttavia, andato a Peugeot 205, che giusto trent’anni fa allargò la propria gamma alle versioni Cabriolet. La Peugeot 205 Cabrio è stata celebrata, lo scorso weekend, nell’edizione 2016 di Auto e Moto d’Epoca, la rassegna che al quartiere fieristico di Padova ha avuto i riflettori puntati da parte dell’intero settore internazionale dell’auto storica e della filiera ad essa collegata.

La Peugeot 205 Cabriolet venne impostata all’inizio del 1984, a un anno esatto dal debutto diPeugeot 205 sul mercato e contestualmente alla realizzazione della prima GTi. Lo sviluppo del corpo vettura venne – come gran parte della produzione “speciale” Peugeot – affidato aPininfarina. I primi esemplari iniziarono i test su strada nella primavera del 1984. Particolarmente rigorose furono le prove sulla capotte in tela, che doveva superare senza alcun problema 5.000 cicli di apertura e chiusura.

Un primo lotto di 250 esemplari di Peugeot 205 CTi Cabriolet venne deliberato nel settembre del 1985; il lancio della piccola “cabrio” di Peugeot avvenne a gennaio 1986.

Dal punto di vista industriale, la produzione della Peugeot 205 Cabriolet avveniva “a metà” fra la madrepatria e l’Italia: le scocche grezze partivano dalla Francia alla volta di Torino, dove il personale Pininfarina si occupava dell’eliminazione del tetto e dei montanti, dell’applicazione dei nuovi parafanghi posteriori della modifica strutturale al telaio con l’apposizione dei rinforzi supplementari.

Una volta terminate, le scocche delle Peugeot 205 Cabriolet tornavano in Francia per ricevere la parte meccanica, identica alle corrispondenti versioni “chiuse”. Peugeot 205 Cabriolet venne infatti prodotta nelle cilindrate 1.360 cc (la prima a comparire in listino), 1.600 cc (che debuttò subito dopo) e la più piccola 1.100 (la serie CJ).

Nella memoria di molti appassionati, oltre alla CTi l’immagine di Peugeot 205 Cabriolet viene associata alla esclusiva declinazione “Roland Garros“, equipaggiata con l’unità 1.360 cc e caratterizzata dal corpo vettura in tinta verde metallizzato con capotte bianca (ad azionamento elettrico) con rivestimenti abitacolo in pelle bianca e tessuto grigio e accenti rossi a contrasto.

La Peugeot 205 Cabriolet ebbe – caso piuttosto raro trattandosi di una versione “speciale” – una esistenza produttiva decisamente longeva: dal lancio (gennaio 1986) al fine produzione (1995) la piccola “Cabrio” di Sochaux venne prodotta in oltre 70.000 unità (per la precisione: 72.142). Di questi, 27.999 esemplari appartengono alla serie CTi.

FONTE: MOTORI.IT

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