Finisce 2-2 tra Pescara e Napoli allo stadio Adriatico, ai goal di Benali e Caprari nel primo tempo, risponde uno scatenato Mertens nel secondo tempo. Ecco le pagelle degli azzurri:
Reina 5: “Non può nulla sui due goal del Pescara, fa una buona parata nel primo tempo ma per il resto poco impegnato. Non benissimo i disimpegni con i piedi.”
Hysaj 5,5: “Una fase difensiva discreta, poco propositivo in fase offensiva e troppo impreciso”
Albiol 4,5: “Troppo lento e macchinoso, non segue Caprari sul secondo goal del Pescara, una partita non all’altezza.”
Koulibaly 4: “Partita pessima, si perde Benali sul primo goal, colpevole anche sul secondo, tanti falli inutili.”
Ghoulam 5: “Uno dei migliori nel primo tempo, uno dei più propositivi in fase offensiva ma troppi cross sbagliati”
Valdifiori 6: “Uno dei pochi a meritare la sufficienza, preciso nei passaggi, fa bene il suo compito.”
Allan 4,5: “Brutta partita, probabilmente un po’ fuori condizione, si perde Caprari sul secondo goal, male entrambe le fasi.”
Hamsik 5,5: “Una buona partita per il capitano, abbastanza preciso nei passaggi ed efficace nella fase offensiva.”
Callejon 5: “Pochi inserimenti dei suoi, poco cattivo sotto porta”
Insigne 3,5: “Se continua così il campo dovrebbe vederlo direttamente tra un mese, gli consiglio di vedere il modo in cui è entrato in campo Mertens. Pensasse di meno al contratto e si concentrasse sul campo”
Gabbiadini 4: “Non idoneo al gioco del Napoli, troppo macchinoso e poco incisivo, non fa movimenti, troppo passivo”
Mertens 7,5: “Senza dubbio ilo migliore in campo, entra e spacca la partita dando la giusta scossa agli azzurri, un esempio per tutti i compagni di squadra, per vincere serve questa mentalità e questa cattiveria.”
Milik 7: “Buona prestazione anche per il Polacco all’esordio in Serie A, fa tutto quello che avrebbe dovuto fare Gabbiadini nel primo tempo, si candida senza alcun dubbio ad una maglia da titolare.”
Zielinski 6,5: “Entra bene in partita, con buona personalità, si conquista un rigore che però viene negato, i soliti misteri del calcio italiano.”
Fabio Festa
