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Napoli-Milan, ennesima occasione sprecata e delusione per i tifosi azzurri: il fallimento è una costante nel momento in cui bisogna compiere il passo decisivo

L’illusione, prima, e la delusione, poi, sono ormai diventate due costanti del rapporto tra il Napoli ed i propri supporters. Ogni volta che, negli ultimi 10 anni, gli azzurri sono stati chiamati a compiere il passo decisivo per raggiungere i propri obiettivi il fallimento è arrivato inesorabile. Partenopei tormentati dalla cattiva sorte o privi di personalità e carattere?

C’è ancora tantissima amarezza e delusione in tutti gli ambienti del tifo partenopeo a tre giorni di distanza dalla conclusione della partita persa contro il Milan. In un match giocato davvero male da entrambe le parti (in particolar modo dal Napoli, che ha impegnato il portiere rossonero Maignan in pochissime situazioni) i partenopei hanno subìto davvero un brutto colpo, fallendo lo scontro diretto con i rossoneri per guadagnare la vetta della classifica del campionato. Ad esultare è stata, infatti, la formazione allenata da Stefano Pioli che, grazie ad una zampata di Giroud su un tiro-cross di Calabria, ha espugnato il Maradona, riportandosi momentaneamente a +2 sui cugini interisti.

In casa Napoli c’è sicuramente la consapevolezza di essersi lasciati sfuggire l’ennesimo treno per poter vincere, finalmente, qualcosa di importante dopo più di 30 anni. Fino alla sconfitta contro i rossoneri il Napoli non aveva giocato un girone di ritorno straordinario, ma aveva comunque ottenuto 18 punti, rientrando così abbondantemente nella lotta Scudetto anche (e soprattutto) grazie al mese di febbraio nero delle milanesi. Insomma un campionato così senza padroni non si vedeva da molti anni e, probabilmente, ricapiterà raramente in futuro che le dirette concorrenti degli azzurri mantengano un andamento decisamente altalenante, come quello di quest’anno.

Il Napoli, qualcuno dirà, certamente non aveva tra i propri obiettivi di inizio stagione quello di vincere il campionato, ma di ritornare in Champions, eppure è da registrare che gli azzurri, in particolare da 10 anni a questa parte, sono soliti mancare l’appuntamento proprio sul più bello, “regalando” così puntualmente ai propri tifosi grandi aspettative, prima, e cocenti delusioni, poi. Nell’era De Laurentiis il Napoli, quasi ogni anno, ha lottato per vincere lo Scudetto, ma il colpo grosso non è mai arrivato per un motivo o per un altro.

Nella stagione 2010-11 gli azzurri si stavano giocando il campionato punto a punto con Inter e Milan, per poi perdere ogni speranza a causa delle due pesanti sconfitte rimediate, a San Siro, per 3-0 contro il Milan (il Napoli arrivò a quello scontro a -3 dai rossoneri primi in classifica) e per 1-2 in casa contro l’Udinese di Inler.

Nella stagione 2015-16, la prima a Napoli di Sarri, i partenopei chiusero il girone d’andata da primi in classifica, ma fu ancora una volta nel ritorno che la squadra crollò e, in particolare, pesantissimo fu il Ko contro la Juventus a Torino, che costò primo posto e sogni Scudetto agli azzurri.

L’anno successivo il Napoli iniziò non bene il girone d’andata, ma in quello di ritorno fu la squadra che totalizzò più punti, ben 48. Ciò non bastò perché per i partenopei arrivò, addirittura, solo un misero terzo posto finale in campionato.

Nella stagione seguente ancora un titolo di campione d’inverno ed un vistoso calo nel ritorno, in cui gli azzurri videro nuovamente andare in frantumi i sogni Scudetto nella famosa giornata di Inter-Juventus diretta dalla coppia Orsato-Valeri (la stessa che tre giorni fa ha negato un netto rigore al Napoli nel match contro il Milan).

Se si considerano anche le competizioni europee, si può aggiungere anche l’amara delusione vissuta nella stagione 2014-15, in cui il Napoli fu eliminato malamente in semifinale di Europa League dal Dnipro, uno dei club meno blasonati che abbia mai conquistato una finale europea e che oggi si è perfino sciolto, quando i tifosi partenopei avevano praticamente già tutti prenotato il volo per Varsavia, luogo in cui si sarebbe svolta la finale della manifestazione.

La storia recente (ed anche quella passata) ci insegna, dunque, che senza l’arrivo in azzurro del più forte giocatore della storia del calcio, Diego Armando Maradona, il Napoli non avrebbe di fatto nessun trofeo degno di nota in bacheca. Ecco perché il nome di Maradona sarà ricordato e legato in eterno a questa città, a differenza della timida memoria che si avrà di questo gruppo squadra, a causa dei molteplici dolori arrecati, in tutti questi anni, ai tifosi azzurri nei momenti clou della stagione: vedasi, da ultimo, l’incredibile “suicidio sportivo”, che probabilmente mai sarà dimenticato al pari degli Scudetti persi, avvenuto lo scorso anno contro il Verona al Maradona e costato la qualificazione in Champions League agli azzurri.

Gianmarco Apuzzo


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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24