Il Napoli non riesce nel controsorpasso della Juventus capolista per l’ostruzionismo e l’importante partita in fase difensiva del Milan. Gli azzurri si fermano ancora una volta, dopo le sconfitte con Juventus e Villarreal. Con questa sono 3 le partite consecutive nelle quali, pur non esprimendo il suo miglior calcio, il Napoli meriterebbe miglior sorte. Cade con Juventus e Villarreal, dopo due partite equilibrate, grazie a due guizzi degli avversari, con il Milan domina la partita, ma sull’unico errore in fase difensiva, e l’unica vera azione milanista, concede il punto agli uomini di Mihajlovic. Leggi il pezzo del dopopartita per dettagli sull’andamento della partita.
Il provincialismo rossonero. Chi lo avrebbe mai detto che lo squadrone pensato e realizzato da Berlusconi, che ha conquistato Coppe Campioni e Scudetti, si riducesse a difendersi al San Paolo come l’ultima delle provinciali. Se da un lato questo rafforza la forza azzurra, dall’altro rende palese come questo Napoli ancora non riesce a vincere un certo tipo di partite. Quando piazzi un muro davanti alla difesa, e il Milan ha sistemato le due linee di difesa e centrocampo a difesa della sua porta per buona parte della partita, è dura a meno che il guizzo ti aiuti, a meno che tu non sia nella tua miglior giornata, a meno che i difensori avversari non sbaglino. Uomo su uomo, spazi chiusi, solo le corsie laterali sono libere, Higuain schiacciato dalla pressione dei difensori avversari. Il risultato è un pareggio ottenuto dai milanisti grazie alla loro unica azione in area azzurra.
Il possesso palla e il dominio azzurro. Al San Paolo è andato in scena il solito dominio territoriale del Napoli, 66% di possesso palla, 19 tiri contro i 7 degli avversari, 4 nello specchio della porta contro i 2 del Milan, 87% di successo nei passaggi contro il 70% avversario (fonte WhoScored), il solito Napoli, non sempre veloce nella manovra, ma che riesce a schiacciare il Milan per buona parte della partita. Segna grazie ad un tiro deviato di Insigne, che illude il San Paolo, ma non trova l’occasione giusta per raddoppiare, arriva vicino al gol in alcune occasioni, Mertens colpisce il palo, ma nulla di fatto.
L’errore che costa due punti. Dopo il gol del Napoli il Milan si risveglia dall’attitudine che seguirà durante il resto della partita, Honda crossa dalla trequarti, Koulibaly spizza e serve un pallone a Bonaventura che segna agevolmente. Allan e Callejon si fanno trovare impreparati, lasciano solo il milanista. Mi ha ricordato un errore simile dello stesso Koulibaly, errore che permise il gol a Danilo in Udinese – Napoli, durante la seconda stagione di Benitez.
Oltre il danno la beffa. La condotta ostruzionistica, scorretta e antisportiva è pratica comune contro il Napoli, che può essere fermato e innervosito solo grazie a rilanci ritardati, allontanamenti della palla per guadagnare ulteriori minuti, perdite di tempo durante le sostituzioni, come fu a Parma, come fu con la Lazio al San Paolo, ne potremmo elencare ancora altre. E uno dei registi di questa pantomima è proprio il giovane portiere milanista, Donnarumma.
E’ solo un momento. Gli azzurri sembrano fiduciosi e consci della propria forza, lo dimostrano le loro dichiarazioni. La Juventus è ancora ad un punto, ma la Fiorentina si avvicina, ancora partite impegnative, contro Villarreal e Fiorentina, serve attenzione massima, con un occhio alla dea bendata, per poter dimenticare questa parentesi non esaltante nei risultati e giocarsela fino in fondo.
Crescenzo Tortora
La mia sul Napoli
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