Home News Napoli, il leader della Curva B attacca ADL: “Non è il padrone...

Napoli, il leader della Curva B attacca ADL: “Non è il padrone della città e quella Scudetto non sarà la sua festa!”

Un duro attacco al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è stato rivolto ieri da Alessandro Cosentino, leader del gruppo organizzato Fedayn della Curva B dello Stadio Maradona. L’ultras partenopeo, prima dell’inizio della partita contro il Milan, è intervenuto ai microfoni di Canale 21, tentando di spiegare le ragioni che hanno indotto la tifoseria a “scioperare” ed a restare in silenzio durante tutto l’arco del match con i rossoneri.

I motivi della contestazione

Era giusto rispondere a tutte le accuse che il signor De Laurentiis negli ultimi mesi sta facendo a tutta la tifoseria napoletana e alle due curve. Saranno quasi 38 anni che veniamo allo stadio e siamo fieri di poter dire con molto orgoglio che siamo gente che non ha mai chiesto niente. Tutto quello che abbiamo fatto da ultras lo abbiamo fatto con le nostre forze e il nostro modo di essere. Siamo indipendenti già dai tempi di Ferlaino. Siamo fieri proprio di questo, della nostra pulizia.

Qui era tutto già pronto, sappiamo che il mondo ci stava aspettando. Le curve di Napoli sappiamo bene quanto siano belle, calde, quanto non abbiano mai mollato, soprattutto nel male. Oggi è tutto bello ma non dimentichiamoci dei fallimenti e le retrocessioni. Non voglio essere volgare, ma forse chi è a capo di questa società ha deciso di fare il primo attore.

Si può risolvere? Si può fare una cosa molto importante. Invito a chi ci dice che siamo drogati, da domattina a campione andiamo in una clinica dove possiamo fare l’esame del cuoio capelluto e vediamo negli ultimi 20 anni chi si è drogato, se noi o chi milita nelle tribune.

Il tifo del domani? Non ci sarà con personaggi del genere. Lui (De Laurentiis, ndr) parla di tifosi virtuali, ma non può essere attuato in una città di pancia come Napoli che sta vivendo un momento magico. Non puoi venire a dire nella mia piazza: faccio una festa a numero chiuso. Tu sei il presidente di questa squadra ma non sei il padrone di Napoli. Di sicuro, De Laurentiis, quella non sarà la tua festa. Facciamo in modo che la squadra possa gioire con la sua popolazione, poi dopo vuole fare la nave o le feste private, è un problema suo, ma noi non possiamo permettere a una persona che è sempre lontana da questa città di poter dire che Piazza del Plebiscito verrà chiusa e data solo ai tifosi vip che lui conosce.”

Articolo precedenteULTIM’ORA – Napoli-Milan di Champions, in vendita da stamattina altri biglietti di Curve e Distinti Superiori
Articolo successivoNapoli, senti Casillas: “Sono sicuro che la finale di Champions sarà tra gli azzurri ed il Real Madrid!”
Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24