Negli ultimi giorni è entrato prepotentemente nelle teste dei tifosi del Napoli, ma in generale ha suscitato stupore in tutti gli appassionati di calcio, l’accostamento di Memphis Depay ai partenopei. Ai più sicuramente noto, l’ala olandese classe ’94, attualmente in forza al Manchester United, è reduce da una stagione (la prima) poco fortunata con la maglia dei Red Devils: solo due gol in campionato (sette complessivi), tanta panchina e quel numero 7 sulle spalle che pesa un macigno (non stiamo qui a ricordare chi l’ha indossata in passato). Anche quest’annata non pare cominciata sotto una buona stella: 126′ complessivi, appena 4 presenze in campionato e la sensazione concreta di essere, almeno al momento, indietro nelle gerarchie ciò che serve. Eppure l’ex PSV Eindhoven è un giocatore dalle innate qualità: esplosività, tecnica sopraffina, accelerazione e velocità oltre ad un fiuto del gol che, almeno in terra olandese, non è mai mancato. Insomma, caratteristiche che farebbero comodo a tante squadre. Siamo sicuri che, ad oggi, tra queste vada compreso il Napoli? Proprio la posizione di Depay, ovvero ala adattabile anche a seconda punta, è forse quella con maggiore abbondanza nella compagine allenata da Maurizio Sarri: Mertens, Callejon, Insigne, Giaccherini, all’occorenza Rog ed El Kaddouri. Tanti giocatori per due posti, siamo sicuri che Memphis (questo il nome dietro la maglia, scelta non casuale dovuto ai problemi d’infanzia avuti con il padre) sia davvero ciò che potrebbe dare la svolta alla stagione degli azzurri? Discorso che cambierebbe a seguito della cessione di uno, se non due, pezzi da novanta tra quelli prima citati. Depay-Napoli, matrimonio che s’ha da fare? Chissà…
