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Napoli, alla scoperta di Rudi Garcia: tutto quello che c’è da sapere sul nuovo allenatore degli azzurri

SSCNapoli.it

“Che piacere sposare il progetto del Napoli. Che piacere tornare in Italia. Sono motivato e ambizioso ora come non mai per continuare a portare in alto i colori dei Campioni d’Italiasono state queste le parole social con cui due giorni fa Rudi Garcia si è presentato, piuttosto a sorpresa, alla piazza partenopea come nuovo allenatore. Un annuncio inaspettato, preceduto dall’ormai classico Tweet di benvenuto del presidente De Laurentiis, che ha spiazzato anche i più insider tra gli addetti ai lavori. Si perché, stando anche alle dichiarazioni del presidente azzurro di qualche settimana fa, sembrerebbe che il tecnico francese abbia battuto una folta concorrenza: almeno quaranta i nomi che Adl aveva confessato di seguire e di tenere in forte considerazione per il dopo Spalletti.

Alla fine del casting, però, la scelta è ricaduta su un allenatore straniero, il secondo in assoluto dell’era De Laurentiis dopo l’esperienza biennale (dal 2013 al 2015) di Rafa Benitez. A tal proposito, come riportato dai principali quotidiani nazionali, il 59enne transalpino ha siglato con i neo campioni d’Italia un contratto biennale, da 2,5 milioni di euro a stagione più bonus, con opzione per un terzo anno. La stessa formula che la dirigenza campana sfruttò per ingaggiare l’ormai ex Spalletti nel lontano maggio del 2021. E sono, forse, le tante caratteristiche in comune tra i due ad aver spinto il Napoli a compiere questa scelta per il futuro.

Moduli e segreti tattici

 

Così come il toscano anche Garcia si è dimostrato nel corso della sua carriera tatticamente poliedrico e particolarmente distinto, incluso il forte carisma (e in egual misura la vena polemica) sul piano comunicativo. Tende difatti a prediligere il 4-3-3, benché in alcune occasioni abbia dimostrato di poter far ricorso anche al 4-2-3-1. Il suo stile di gioco è, come quello del tecnico di Certaldo, improntato a un calcio offensivo e tecnico, fatto di pressing alto e controllo di palla, alla ricerca delle verticalizzazioni per le punte, specialmente sugli esterni. Inoltre parla fluentemente l’italiano e conosce già molto bene il nostro campionato.

La carriera da allenatore

 

Ha infatti guidato la Roma per due stagioni e mezza, dal 2013 al gennaio 2016, dopo aver iniziato la carriera da allenatore in Francia nel 2001 al Saint Etienne. In seguito ha compiuto esperienze con il Digione, il Le Mans, ma è stato soprattutto a Lille dove si è distinto. Qui ha potuto sviluppare il suo progetto tecnico per cinque anni (dal 2008 al 2013), vincendo nel 2010-11 sia il campionato francese che la coppa nazionale. Impresa epocale considerato che è stato l’unico nella storia dei Mastini ad esserci riuscito. Poi, come detto, la parentesi giallorossa, anche questa molto positiva per lui. Pur non ottenendo nessun titolo, con i lupi capitolini Garcia ha raggiunto due secondi posti consecutivi in Serie A, conseguendo anche il temporaneo record di punti (85) e di vittorie iniziali consecutive (10) in una stagione.

L’ultimo periodo

Va detto però che, negli ultimi tempi, non è riuscito a compiere quel salto di qualità che in molti avevano creduto possibile alla luce di quanto buono fatto vedere nella sua avventura italiana. Dopo il passaggio dalla Roma, curiosamente sostituito proprio da Luciano Spalletti, Rudi Garcia è tornato in patria all’Olympique Marsiglia (nel suo roster c’era anche l’attuale centrocampista partenopeo Frank Anguissa). Tre le annate trascorse (dal 2016 al 2019) nella città della Costa Azzurra dove ha raggiunto al massimo un quarto posto in campionato ed una finale di Europa League, persa malamente per 0-3 contro l’Atletico Madrid. Poi le due stagioni al Lione, in cui l’unico assolo degno di nome è stato il raggiungimento della semifinale di Champions League nel 2020. Vittime illustri, rispettivamente agli ottavi ed ai quarti di finale della competizione, la Juventus di Sarri e il Manchester City di Guardiola. Deludenti tuttavia anche qui i risultati ottenuti in campionato, che lo hanno portato a dimettersi ad inizio estate 2021. La sua ultima avventura in panchina è stata in Arabia Saudita, alla guida dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, ma anche in questo caso è finita male. Solo un secondo posto in campionato, nonostante le aspettative ed una rosa di livello, e la separazione ad aprile scorso.

Nonostante le premesse non siano le migliori, l’unica vera garanzia sembra essere la capacità di Garcia di saper reggere le pressioni dell’ambiente, come dimostrato in una piazza difficile come quella romana. Molto, ovviamente, dipenderà anche da cosa avverrà sul mercato. Riuscirà Garcia a ripetersi in terra nostrana e ad esaltarsi in una piazza difficile e ormai dai gusti difficili come quella napoletana?

Gianmarco Apuzzo

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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24