L’ex tecnico del Napoli ora al Chelsea Maurizio Sarri ha rilasciato un’intervista esclusiva a Londra ad Alfredo Pedullà del Corriere dello Sport: “Vedo che De Laurentiis mi riserva sempre parole verso di me, ma finiamola qua. Non ho sofferto la trattativa per andare al Chelsea, le sofferenze sono altre. tanto io amerò per sempre Napoli e i suoi tifosi. La Juventus in campionato non ha rivali e in questa stagione potranno vincere pure la Champions League. Insigne è il miglior calciatore italiano, si è scrollato di dosso le sue incertezze e paturnie di essere protagonista nella sua città. Se ci pensi era solo una questione di tempo e non di collocazione tattica. Certo se gioca più vicino alla porta, l’inquadra meglio perché ha colpi e classe. Può fare tutti i ruoli, io l’avevo pensato pure da trequartista, poi l’ho cambiato da esterno offensivo. La tattica e la tecnica sono il pane, io posso insegnarla ma poi ci devi mettere del tuo. L’ultimo passaggio dovrà essere quello di urlare di spaccare il Mondo. Questa è la sintesi. Ora non dovrà staccare la spina perché ha inquadrato il suo problema.
Jorginho c’è stata ancor la possibilità che lavorasse con me, lui mi capisce al volo. L’avevo trovato a Napoli leggermente in bilico, ora il suo cartellino vale una tombola. E’ nel giro della Nazionale. Se continui a parlarmi di De Laurentiis non ti invito più a pranzo. Penso alla prossima partita e al ciclo di ferro che abbiamo. Qui è importante tutto. L’ Europa League, la Coppa di Lega e l’FA Cup. Io non posso guardare indietro. Napoli resterà per sempre sulla mia pelle.
Gonzalo è andato via troppo presto, penso che se la stagione successiva fosse rimasto c’erano tutte le condizioni per poter vincere. Higuaìn era entrato in certi meccanismi fantastici, io e lui ci capivamo al volo c’era feeling impressionante con i compagni. Sincronismi perfetti, magari il rimpianto resterà. Mertens l’abbiamo inventato prima punta ed è stato un trionfo, Milik pur avendo avuto due crociati rotti, ha segnato 16/17 reti di più non gli si poteva chiedere”.