Home Coppa Italia Maurizio Sarri: “Il Napoli è una squadra che ha grande solidità”

Maurizio Sarri: “Il Napoli è una squadra che ha grande solidità”

L’ex allenatore del Napoli Maurizio sarri ora alla Juventus ha presentato la fianle di Coppa Italia in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Dal punto di vista dell’ intensità, non è che in 5 giorni la condizione fisica può cambiare in maniera netta, il momento è particolare e le partite sono particolari, sono tutte complicatissime , pure come interpretazione dal punto di vista fisico e mentale.

Ho visto dal punto di vista tattico un Napoli che ha cercato nella fase iniziale di andare a prendere gli avversari, poi non so se si è adeguata alle condizioni fisiche del momento o del risultato, ed ha aspettato più bassa. Quando si chiudono hanno una grande solidità, e quando ripartono una grande pericolosità. Ha vinto con Inter, ha pareggiato con il Barcellona, sa esprimersi a grandi livelli.

Su Dybala falso nueve, non è che con altre soluzioni abbiamo grandi punti di riferimento, le posizioni assegnate sono solo difensive, in fase offensiva i ragazzi hanno grande libertà. Non avendo una punta centrale non possiamo farlo con giocatori che hanno caratteristiche diverse”.

 Mi girano i coglioni quando sento dire che in Italia non ho vinto niente, ho fatto otto promozioni da una categoria all’altra, tutte sul campo, non ho saltato una categoria. Questo è poco visto da giornalisti abituati a parlare di Champions ma è un percorso duro,prendere promozioni in categorie inferiori è complicatissimo. E’ chiaro che la voglia di vincere trofei importanti c’è in tutti noi, il sentimento prevalente è quello di vincere per la società, i tifosi. Non ho retropensieri sulla squadra che andiamo ad affrontare o altre cose.

Questa è finale che volevamo perché siamo in finale, del resto non me ne importante niente. Napoli? Nemmeno, serve la giusta cattiveria che mi sento di avere in questo momento. Cristiano Ronaldo sta bene come il resto della squadra, si è affievolito ma la condizione fisica non può essere ottimale. E’ stato generoso, a livello quantitativo ha fatto una buona prestazione.

Domani dirò ai ragazzi che abbiamo giocato sette mesi, poi tre mesi di lockdown per arrivare a giocare queste partite. Dobbiamo dare fuori tutto quello che abbiamo, giochiamo tutta la stagione per arrivare a questa fase in corsa per tutto, ora bisogna tirare fuori quel qualcosina in più.

Noi in stagione, a parte qualche partite sbagliata, il nostro percorso è stato buono. I risultati sono per un allenatore alla prima stagione alla Juventus i migliori degli ultimi 50 anni, bisogna anche essere soddisfatti. Lavorando in un ambiente in cui la vittoria è diventata quasi un’abitudine diventa tutto più duro. Dagli addetti ai lavori ai tifosi bisogna ricordare che la vittoria non è scontata, è sempre un evento eccezionale. Dal punto di vista tattico non c’è possibilità di cambiare qualcosa in profondità in questo periodo, gli allenamenti collettivi non sono stati 100, non ci sarà nemmeno possibilità di lavorare visto che le partite saranno ravvicinate tra di loro. Abbiamo passato un periodo strano, difficile, periodi inaspettati della vita dove ti trovi di fronte qualcosa di mostruoso, non ne esci come prima. Puoi diventare una persona migliore ma anche la possibilità di diventare peggiore, io ho ritrovato ragazzi migliori, aperti. Pure io ho fatto un percorso, ho capito in queste settimane di essere più paziente con loro, credo sia dovuto al percorso fatto negli ultimi mesi.

C’è qualcosa che ti ha colpito in particolare della gara contro il Milan? “Abbiamo fatto i primi 25′-30′ con un’aggressività sul campo rara, avevamo preso la partita in mano con determinazione e cattiveria che a volte ci è mancata, poi la partita è stata condizionata da altri mille fattori”. 

Della partita di Napoli in campionato, è rimasta una sensazione brutta, abbiamo fatto un brutto match , abbiamo commesso degli errori contro una squadra di palleggiatori come quella azzurra , ci siamo allargati, allungati, perso compattezza, concesso contropiedi facili. Sotto la linea della palla non eravamo messi nella maniera giusta, a questo tipo di squadre questo non si può concedere. Se sbagli la distribuzione. Una serie di piccoli errori che non vanno commessi nella partita di domani.

Higuaìn non penso che sia recuperabile fino a ieri ha fatto lavoro differenziato, non credo ci siano grandi novità. Abbiamo avuto il rientro di Ramsey, ma ieri era il primo giorno, vediamo se ci sarà disponibilità per un match di partita, lo capiremo parlando con il ragazzo ed i medici.

Mertens è un grande calciatore , era chiaro che sarebbe arrivato a questo obiettivo, uno che prima aveva Hamsik , entrambi sono entrati di diritto nella storia del Napoli. Aveva buona capacità di trasformarsi in un giocatore diverso da quello che era prima, con le capacità che ha è esploso completamente”.

Gattuso mi piace molto, è un ragazzo schietto che parla diretto, mi piace parecchio. Non sono sorpreso da quello che sta facendo, visto quanto ha fatto anche al Milan”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24