L’ex difensore della Roma Marquinos ora al Psg ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole: “All’andata ci hanno dominato, ma al San Paolo li battiamo. Siamo coscienti dell’importanza del match, sarà fondamentale vincere. Magari non è una finale, però ci dovremo comportare come se fosse tale, servirà la partita perfetta. Il Napoli all’andata non mia ho sorpreso, ero consapevole della loro forza, si conoscono da tanti anni. Poi possono contare sull’esperienza di Ancelotti che conosce il Psg. All’andata hanno avuto il predominio tattico, non riuscivamo a recuperare palla. Poi come ogni squadra italiana, giocano in maniera semplice e praticano un calcio offensivo. Però nella ripresa siamo migliorati e dovremo ripetere dal secondo tempo dell’andata.
Del Napoli mi ha colpito molto il connazionale Allan, vederlo giocare in Champions League da avversario mi ha fatto piacere ed è davvero forte. Sono stato felice pure della convocazione che ha ricevuto con il Brasile. Da difensore poi, ho potuto apprezzare le qualità di due attaccanti di grande livello come Insigne e Mertens. In diverse fasi della stagione, abbiamo giocato con dei sistemi di gioco differenti con due mediani e con Neymar trequartista. Adesso ci sentiamo meglio con al difesa a tre come visto nel secondo tempo con il Napoli, con il Marsiglia e contro il Lille. Dipende pure dall’avversario. Tuchel studia bene i club con i quali dobbiamo giocare e ci fa disporre nel modo più adeguato e possibile. Siamo però ancora in fase d’evoluzione.
Mi sarebbe piaciuto lavorare con Ancelotti, ma Tuchel sintetizza alla perfezione le caratteristiche del Psg. Ha personalità e idee chiare che riesce a trasmettere al gruppo. E’ una sensazione positiva e offre allegria, fiducia, vicinanza ai giocatori, ma sa pure tirarci le orecchie. Era proprio ciò che ci serviva. Marco per le sue vicende extracalcistiche, ha dato una grane risposta giocando bene contro il Lille. E’ un ragazzo che sa gestire la pressione e ha la personalità per farlo. Il resto riguarda i dirigenti. Noi cercheremo la giusta concentrazione per focalizzarci sul match del San Paolo. Gigi è prima di tutto una leggenda e la sua presenza e esperienza servirà per far crescere la squadra. E’ una persona esmeplare dentro e fuori dal campo. Tutti quanti noi dovremo ispirarci a lui”.
