Home Copertina Luciano Spalletti: “A Napoli mi sento come sul divano di casa mia”

Luciano Spalletti: “A Napoli mi sento come sul divano di casa mia”

Spalletti

Il mister del Napoli Luciano Spalletti ha parlato dal teatro piazza Madonna della Pace a Dimaro rispondendo alle domane dei tifosi. Ecco le sue parole: “Per noi è un piacere essere qui, in mezzo alla gente e sentire voi. Io mi sono convinto di ciò che pensavo di avere una squadra forte e come dissi in conferenza stampa mi volevo rendere conto se sapessero di quanto erano forti e mi sembra che i ragazzi abbiamo recepito ciò. I ragazzi hanno bisogno di questo entusiasmo. Napoli è una piazza importante, massiccia ed anche ingombrante ma non è così. Aver il fiato sul collo è importante. Bisognerebbe ascoltare ciò che sono i dialoghi tra arbitro e VAR, non lo so se darebbe ulteriori difficoltà, sicuramente ci tengo di più al tempo effettivo dopo la possibilità delle cinque sostituzioni bisogna dar seguito perché si eliminerebbero tante proteste.

Abbiamo già dato con rabbia e delusione e portarsela dietro dobbiamo dare più forza, non serve tornare indietro e questo lo debbano avere chiaro i tifosi e poi bisogna sfruttare il tempo che abbiamo davanti, ci dobbiamo divertire, il viaggio all’albergo è già passato. Per quanto riguarda i tipi di allenamento è semplice la cosa, ho quasi tutti i reparti di difesa, me ne manca solo uno e si può andare a forzare li per mettere a posto dei concetti. Soprattutto davanti mi mancano dei giocatori e questa fase si curerà a Castel Di Sangro. E’ meglio non andare a ritroso su Napoli-Verona, si perde tempo. Ce la metterò tutta per essere un grande allenatore pure a Napoli. Nel mio ruolo e che io vorrei ad avere i calciatori quanto più forti è possibile, calciatori forti si possono fare più risultati, un po’ più deboli meno risultati. Non sa Zielinski ciò che ci sta trasmettendo.

Non si riescono a capire le caratteristiche di Elmas, perché sa far bene un po’ tutto. Il suo ruolo migliore è il centrocampista.

Prima si devono parlare Lorenzo ed il presidente. Personalità così spiccate, si parleranno e troveranno un punto d’incontro, ma bisogna aspettare ciò che si dicono. E’ chiaro che l’occasione fa l’uomo ladro ed i contratti e l’uomo mercato fanno il giocatore scontento e distratto. Per questo non creiamo nulla. Si sono dati un appuntamento e non ci sono problemi. Per cui ottimismo e pessimismo dipendono da tutti i racconti. Io sono ottimista. Salutare abbiamo sempre salutato, ci siamo messi davanti al pubblico, è chiaro che ci sono delle regole, ci sono squadre che hanno già finito la preparazione, che si sono messi in bolla perché ci sono focolai attivi(si riferisce allo Spezia). Non ci disturba il contatto con noi, non sta in cielo ed in terra. Io ho avuto molti napoletani ina squadra Fusco, Guarino, Sasà Russo. Tutti hanno questa qualità in più del grande attaccamento e serve molto per creare gruppi forti e diventa difficile poi trovare spazi. Ogni volta che sono venuto ho trovato ospitalità dei napoletani, spazi culturali da tutte le parti, roba di qualità in tutti i settori. Si vede che c’è un estro e creatività . Io sono sul divano di casa mia a Napoli. Un poco di cazzimma la dobbiamo avere”. Oggi parlavo con Zielinski in panchina, perché ci consociamo da vecchia data dai tempi di Empoli. Mi ha confermato: “Si mister siamo una squadra forte”, ora non può scendere dal suo potenziale. Sotto l’ aspetto della personalità è ancora presto per dire se possiamo fare dei passi avanti. Le qualità psicologiche e fisiche devono andare a braccetto, diventa fondamentale pure in questo lavoro, perché la personalità ti permette di esprimerti a tutti livelli.  Però poi c’è un’altra serie di valutazioni, che pure le altre sei/ sette squadre hanno le stesse caratteristiche nostre. Vogliono risultati che ti permettano di avere risultati che contano. L’essenziale è avere questa disponibilità che stanno dimostrando di avere loro e di esprimersi a grandi livelli.

Come si gestiscono i momenti di difficoltà? “Se non si sanno gestire le pressioni non si riescono a gestire neanche le vittorie. Ci so trova a dover affrontare determinate situazioni, è normale non poter sempre vincere nel calcio. Quando si perde si analizza per un giorno quello avvenuto e poi si va subito a tentare di preparare la partita successiva, perché come detto prima non si può tornare indietro”. Trovatemi qualche posto per incatenarmi ed io mi incateno per non far cedere Koulibaly. Bisogna comporre una rosa che abbia i calciatori per sopperire a tutte le necessità.

Ha pensato di bloccare le cessioni di Tutino o valuta altre soluzioni per le assenze in attacco? “Di mercato sarebbe meglio che ci fosse qui Giuntoli che è un professionista del settore. Dal mio punto di vista ridico che per affrontare più competizioni e le difficoltà della stagione bisogna fare un gruppo di 20 giocatori più tre portieri. Altrimenti si va in difficoltà in alcuni momenti che può inficiare il traguardo finale.

E’ normale che si dà ascolto alle qualità dei giocatori e a ciò che dicono. Bisogna metterle insieme, uno ha la sua idea di calcio ma non bisogna snaturalizzare le proprie qualità. Poi si va ad acchiappare il massimo. Diventa un po’ difficile far fare il terzino a Politano, ma si può pure accentrare perché è forte nell’uno contro uno. Per quanto mi riguarda sono ottimista uomini forti , destini forti poi si aggiunge non c’è altra strada e non faremo una vita da comparse senza essere mai titolari del nostro percorso.. Poi canta il coro “Sarò Con te” Insieme ai suoi giocatori. Questa è una cosa che mi piace particolarmente l’ho fatto scrivere sulle casacche e grazie per chi l’ha ideato e grazie per l’appartenenza”.

Fonte foto: TwitterSSCNapoli.it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24