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Lorenzo Insigne e Dries Mertens, gemelli diversi, tanto simili, tanto diversi

A ore i due preziosi azzurri si incontreranno con le rispettive nazionali, per una volta avversari, uno contro l’altro, non si avvicenderanno come avviene spesso in campionato, non è detto che riescano a giocare l’uno contro l’altro, ma nessuno dei due negherà all’altro un abbraccio caloroso.

161910708-a2a7be34-84ee-4e2d-a9fd-0400b84c548aDue giocatori tanto simili, ma tanto diversi. Tanto simili nel ruolo, splendono da esterni d’attacco, in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3. Tanto simili nel piede invertito, entrambi danno il meglio di sé a sinistra, dove possono accentrarsi col piede destro, anche se va dato merito a Mertens di trovarsi meglio del compagno sulla destra del fronte d’attacco. Tanto simili nel fisico, a confermare quel detto che dice che nella botte piccola c’è il vino buono. Tanto simili nell’inventiva, nel genio repentino. Ma tanto diversi nell’interpretazione del ruolo, in alcune caratteristiche di gioco che, da doppioni di ruolo, li rendono tanto diversi.

Da sinistra, Insigne ama accentrarsi e tentare il tiro, oppure servire col destro il compagno in area, sopraffina la sua interpretazione del ruolo di regista aggiunto. Quest’anno la cabina di regia è stata presa a pieni voti da Jorginho, ma una volta superata la mediana la palla è sua. E’ tra i migliori nel cross a tagliare la difesa, assistman pluristellato e preciso, l’idea è quella di incollare il pallone al piede o alla testa dell’attaccante in area, e ci riesce, come pochi sanno fare. Quest’anno si è superato, è stato insieme a Pjanic l’unico giocatore della Serie A in doppia cifra in termini di gol e assist, è stata la sua migliore annata, nonostante il calo nell’ultima parte della stagione. 13 gol e 11 assist in stagione, 1 gol ogni 220 minuti, e 1 assist ogni 260 (fonte Transfermarkt). Ha trovato una forte affinità con Higuain, che lo ha portato spesso al tiro. Il Napoli non può prescindere da lui, preziosissimo anche in fase passiva.

Il suo compagno belga intepreta il ruolo in maniera diversa, è più spettacolare del compagno di reparto. Gli viene preferito molto spesso Insigne, entrando nel finale è un’arma in più che può cambiare il corso delle partite. Ha giocato meno del compagno in campionato, e ha dato spettacolo in Europa League.  La sua skill più efficace è il dribbling, stordisce, frastorna e abbatte gli avversari, li imbambola, con il solito dribbling, finta a destra e poi a sinistra, ma non solo, sguscia tra le maglie avversarie, quando è in giornata è imprendibile, è una scheggia impazzita, è un demonio, come Taz, il diavoletto della Tasmania (il personaggio dei Looney Tunes). Ma è bravo anche nell’assist ai compagni, da sinistra e da destra, e ha un gran tiro, non ci ha risparmiato dei bolidi da fuori area. Dopo aver stordito gli avversari con una serie di serpentine, arriva in area e al tiro con entrambi i piedi. In totale 11 gol e 7 assist per lui, 1 gol ogni 153 minuti, 1 assist ogni 240 (fonte Transfermarkt).

Tanto diversi anche nel rapporto con i social, quasi assente Lorenzo, mentre Mertens non disdegna la vita pubblica, il post sui social, il video o il messaggio, facilitato in questo dalla moglie, blogger, e molto social.

Insigne e Mertens, gemelli diversi, tanto simili, tanto diversi. Dopo l’esperienza europea, che speriamo sia per loro esaltante, saranno di nuovo a Napoli per una nuova stagione, per giocarsi il posto, per contribuire a rendere il Napoli sempre più forte.

E ora godiamoceli in un video breve di 30 secondi (uno “shot-video”, un “cicchetto”), nel quale li vediamo in alcune delle loro migliori giocate!

Crescenzo Tortora

 

La mia sul Napoli

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E' laureato in Fisica ed è ricercatore in astrofisica: si occupa dello studio dell'evoluzione delle galassie e dell'Universo. E' un appassionato tifoso del Napoli e curioso di capire il calcio attraverso i numeri e le statistiche, e non solo attraverso le sensazioni personali! Scrive di calcio ed in particolar modo del Napoli. E' un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24