L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa per presentare Roma-Napoli di domani pomeriggio ore 18.00. Ecco le sue parole: “E’ uno scontro diretto contro un inquilino del condominio più ambito d’Italia, dove tutti quelli che fanno il mio lavoro ambiscono. Sono convinto nelle difficoltà del campionato, che tutte queste squadre lotteranno per la Champions League. In tanti anni che faccio questo lavoro, per essere un allenatore felice, devo avere motivazioni forti, Roma-Napoli è la mia partita della vita, è la sfida tra due esperienze stimolanti. Il Napoli domani deve provare a vincere, ma la Roma non sarà mai la mia nemica.
Noi ogni tanto quando si parla, oltre il tempo che si consuma in panchina, c’è un ulteriore tempo ce si consuma negli allenamenti e dal mio punto di vista negli allenamenti vedo come i calciatori consumano questo extratime vedendo e sentendo pure i discorsi dei giocatori anche di quelli che giocano meno nel bus, oppure nell’albergo prima delle partite. Per quanto riguarda le difficoltà della partita, ci sono tutte. Nell’inizio della conferenza abbiamo detto che questa squadra può stare davanti a chiunque, qualche volta fanno peggio e meglio. E’ una squadra forte, con un allenatore fortissimo come Mourinho che migliora i campionati dove lavora. Io ho sempre visto chi è più bravo di me e lui è uno di questi. Poi c’è la partita e valuteremo cosa fare.
Totti e la serie? “Io per lui ho fatto cose che pensavo non avrei fatto per nessuno. ho amato Roma ed anche lui, rifarei tutto. Col pallone tra i piedi è il più forte che ho allenato e tra i migliori di questa era. Non spoilero la serie che farò io su Totti: speriamo de morì tutti dopo”.
I giocatori devono avere delle iniziative e non restare fermi attendendo il gioco degli altri. Io sono convinto che la mia squadra saprà cosa fare nell’estrema difficoltà. Non lo so se sono cambiato o meno, dicono che sono nervoso? No non era nervosismo, ma simpatia selettiva. L’abbiamo detto nella prima conferenza mi sveglio allegro, poi mi deformo nel corso della giornata dipendo da chi incontro. L’importante è lasciare in pace la squadra, senza creare storie volutamente, allora io resto così, poi io nelle critiche per me stesso sono più feroce di voi, mi conosco benissimo e sono ferocissimo nel criticarmi, ma se toccate la squadra allora si ride. Dei fischi già se ne parlato, ma io non me li merito, ma io ho già parlato di quanto ha dato per la Roma, l’ossessione l’amore. se me li faranno a quella distanza è anche facile sopportare, poi gli farò tornare in mente quelle partite magnifiche con un gioco spettacolare che abbiamo vinto. Io la penso come Sabatini sul fatto che sia meglio avere Osimhen rispetto a Mbappè. Domani dobbiamo essere rimbalzanti, reattivi rispetto al gioco della Roma che varia volto, con il gioco corto sulla trequarti con Mikitaryan, Pellegrini, poi con gli strappi di Zaniolo e hanno Abrham che ha caratteristiche simili a quelle di Osimhen. Io avrei preferito se la Roma non avesse perso quella partita.
Abbiamo visto che contributo può dare Osimhen, pure in allenamento abbiamo visto il suo marchio di fabbrica, nelle corse ed anche nello stretto.
Trappole? “Se riusciremo a fare il nostro gioco, allora le trappole saranno di meno. Se decideranno gli altri, allora avremo più difficoltà. Noi vogliamo pilotare la partita, non fare i passeggeri”.
Fonte foto: TwitterSSCNapoli.it
