Home Copertina Live Luciano Spalletti: “Osimhen sarà il punto di riferimento del Napoli”

Live Luciano Spalletti: “Osimhen sarà il punto di riferimento del Napoli”

Luciano Spalletti

L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti dal teatro di Dimaro ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Prima di tutto ha ringraziato il Sindaco Andrea Lazzaroni per le parole di stima mostrate nei suoi confronti. Poi ha continuato il discorso: “Bisogna infondere fiducia ai giocatori, bisogna riuscire a consegnare un messaggio chiaro a tutti i componenti della squadra e a stimolare i calciatori per farli allenare con più piacere. Ci vuole collaborazioni per produrre giocate di qualità. Ci vogliono calciatori bravi a giocare nella metà campo avversaria perché penso che con uno come Osimhen in squadra, i club avversari penseremo a creare densità. Nel traffico e nell’angusto bisognerà trovare il bandolo della matassa. Le sensazioni in generale sono le stesse di quando io ho accettato di venire su questa panchina, che è motivo d’orgoglio e di grande responsabilità che comporta poi delle scelte. E’ ancora un po’ presto per tirare le somme. Ci mancano o alcuni campioni e quelli che ci sono hanno confermato le loro qualità-. Aspettiamo ancora un po’ per avere tutto il gruppo a disposizione per tirare le somme. L’appaluso è venuto quasi naturale perché poi dobbiamo sempre ricordare che dobbiamo essere riconoscenti a chi ci supporta, poi bisogna considerare che sacrificano le sacre ferie. Noi abbiamo bisogno sempre del calore nei nostri tifosi. Quando si va in un posto nuovo, bisogna sempre salutare le persone nuove.

Sono sicuro che in molti andranno a prenderci delle notizie e conoscenze dopo il trionfo della Nazionale, perché come ho già detto in precedenza è stato un comportamento completo. Tutte le scelte sono state di squadra, di gruppo. Ogni tanto l’Italia si è dovuta chiudere nel ring, ma bisogna fare i complimenti a Mancini. Ho visto che l’Italia aveva già dei giocatori che avevano vinto nelle Nazionali giovanili. Sicuramente per noi ci appoggeremo su Osimhen e sarà un calciatore completo sotto ogni punto di vista. Poi è un giocatore che si batte sempre per i compagni di squadra.

Io devo essere pure un tecnico che non deve indebitare il Napoli, però il presidente sa che dovrà fare una squadra forte. Voi mi ricordate sempre che io ho raggiunto la qualificazione in Champions League all’ultima giornata in campionato, dovrà essere un Napoli forte e stimolante per colpire le squadre avversarie. Il 4-2-3-1 penso che sia un modulo che garantisca più equilibrio, anche il 4-3-3 è un modulo simile, basta spostare un vertice. Però in fase di possesso palla si dovrà fare di più, pure l’ Italia ha creato un qualcosa di diverso. L’Italia ma anche i migliori club europei ormai riescono a sfruttare tutta la lateralità del fronte offensivo e dentro i giocolieri si sostituiscono nei ruoli, il punto è proprio lì entrare e uscire dalla trequarti, non sostare sulla linea difensiva, andando 5 metri sopra o 2 sotto e viceversa, facendogli trovare un cliente e poi un altro.

Ho trovato un Napoli come me l’immaginavo per il momento, però torniamo al discorso di prima, ci mancano i Nazionali che andranno ad impreziosire il nostro pensiero. Io ho parlato con Lorenzo una volta per telefono, ed un’altra volta per messaggio. Ho visto da fuori il capitano che mi aspettavo. Sul contratto bisogna andarci cauti, voi(riferito ai giornalisti) volete trovare sempre la magagna e la malformazione. Stiamo parlando di un giocatore che ha vinto gli Europei. Poi dall’altra parte abbiamo un presidente Imprenditore, comunicatore sono due persone forti che poi avranno il tempo di guardarsi negli occhi ed andare al sodo. Non ci torniamo sempre.

Secondo me è corretto dire che io sia aziendalista. Poi io non vado a creare dei problemi una comunità dove devo lavorare, ma dobbiamo portare temi avanti insieme e poi trovare soluzioni insieme alla società, insieme al proprietario del Napoli. Non devo creargli debiti assurdi che rovinano la situazione. È chiaro che si cerca di ottimizzare il massimo senza andare a buttar via niente di quello che è possibile fare. Non mi crea fastidio perché penso si debba far così. Il lavoro per la qualificazione in Champions League incide sempre per vedere dove vogliamo arrivare, ma l’obiettivo incide sempre. Questa squadra ha bisogno di ruoli doppi, perché si gioca di continuo giovedì e domenica ed abbiamo bisogno di rotazioni. Poi servirà qualcuno se partiranno dei giocatori.

Sull’alternanza dei portieri, secondo me domani Ospina TI telefona (ride) NDR. Io già a Roma ho avuto l’alternanza dei portieri con Szczesny ed Allison. Il portiere è un ruolo che necessita di menti forti.

A Dimaro si sta bene in vacanza, può darsi che l’anno prossimo non ci torneremo, perché c sono troppe distrazioni. Però voleva essere un gioco di parole. Bisogna fare i complimenti al Sindaco. E’ la seconda volta che ci vengo e penso che si possa lavorare al meglio per contrastare gli avversari.

Ai centrocampisti chiederò pressing, tanti chilometri perché sono quelli che portano i numeri più importanti per la corsa. Di solito un giocatore percorre 11, 12 Km che di solito sfora sempre. Loro, così come tutta la squadra, deve essere a disposizione. Il centrocampista deve essere sempre online, sempre connesso. Demme sicuramente gli riesce, pure Elmas. Hanno corsa e potranno darci una mano. Questa però è una caratteristica di tutta la squadra però. Lobotka e Gaetano sono due giocatori diversi. Il primo mi piace vederlo, noi dell’ Inter l’avevamo valutato ed osservato. Il secondo è un talentino, c’è ancora da valutare. Lui dice che vuole giocare in quella posizione da trequartista, ma può tornare pure indietro a costruire. Sotto l’aspetto della tecnica è delizioso.

Allora bisogna tenere sempre un contatto a quelle che sono le innovazioni che si riesce a trovare nel settore giovanile, poi bisogna considerare gli obiettivi. Tutino è un giocatore forte, è un campioncino. Poi nelle squadre ci sono pure gli extra campioni. Noi come ho detto prima abbiamo dovuto vendere Alisson perché avevamo Szczesny. Su Tutino staremo attenti, ma pure Andrea Petagna ha fatto un percorso di livello e ha dimostrato tutto il suo valore. Abbiamo dei giocatori validi in attacco, poi bisognerà fare valutazioni all’interno. Sul quadrato avrei cambiato le linee del campo. Quando ne parlai a Coverciano, mi volevano lasciare a casa e dissi lascia stare. Il quadrato perché le linee del campo sono un riferimento.

Koulibaly è un calciatore che tutti vorrebbero avere, prima cosa è un vice capitano, questa squadra ne ha vari, mi sembra pure che Mertens l’abbia fatto. Per me resta a Napoli, è difficile sostituirlo, lo vogliono bene poi mi sono accorto che parla molto in campo. Poi si fanno i complimenti per la professionalità e la serietà. Pure nello spogliatoio quando entra e non parla si vede la sua personalità. La coppia con Manolas, ci permette di aggredire alto e tutto ciò è importante in campo aperto visto che sono due giocatori veloci. Poi però bisognerà stare attenti durante la scappata. Sono due fisici, due carrarmati e quando ti vengono addosso ti pigiano. Bisogna migliorare un po’ nella costruzione. Già l’hanno fatto vedere nei campionati precedenti che sanno il fatto loro. Sulla linea quando si è parlato con loro c’è stata la disponibilità.

L’allenamento della linea difensiva è come l’allenamento di altre situazioni, di reparti per cui si sente di allenare nella maniera corretta, i calciatori bisogna coinvolgerli in quello che è un progetto, si devono sentire parte integrante. La linea difensiva allenata bene prende gol se non c’è la partecipazione della squadra. se un attaccante ha 5 possibilità mentre il difensore ha un solo tempo per scappare o uscire Poi l’azione deve essere iniziata dal basso, servono le carezze alla palla. E’ presto per valutare sugli esterni, poi voi me le rinfacciate le valutazioni( lo dice con il sorriso NDR). Bisogna valutare Ghoulam, sembra che il recupero stia procedendo bene, se no serve un altro difensore. Con un motore come Di Lorenzo è un discorso a parte, poi però un giocatore deve recuperare. Malcuit si vede che ha corsa, ha questa vampata che va sulla bandierina, ma serve pure la fase difensiva. Mario Rui sappiamo che è un giocatore tecnico, ma se lo costringi a fare solo fase difensiva va più in difficoltà. Con questo piede che ha può aiutare molto il possesso palla.

Secondo me arrivare tra le prime quattro è difficile per tutti, arrivare al vertice è difficilissimo e bisogna lavorare. Sul paragone con l’Inter, non so se è possibile farlo. Ognuno propone il proprio calcio. Ci sono allenatori del campionato di una personalità spiccata, poi io già ci sono stato indietro ed ora voglio tornare avanti (ride NDR).

Cristiano, ma lo stesso presidente sono in un momento come questo e mi facilitano il lavoro. Averli qui a disposizione per potersi confrontare mi aiutano. In questo momento qui si prendono decisioni che ci aiuteranno per tutto il campionato e per questo che ci confrontiamo. Poi dimentichiamo abbiamo un direttore fortissimo.

Ho visto che questa squadra qualche volta pecca di personalità e di carattere, ma succede a tutti i club. Questo è un tasto che bisogna toccare. C’è una partita in bianco e nero, ma si vede pure grigio e in quel grigio li ci sono tante sfumature, menti un po’ più forti o deboli. Si va a conoscere bene e si prova a fare un lavoro. Ci sono dei momenti dove c’è bisogno di supporto. La vita è fatta di molti momenti difficili e pochi belli. Bisogna valutarli. Questo è un lavoro di chi fa parte di questo mondo è ciò che abbiamo sognato di fare da bambini. Demme per me già può essere il Pizarro della Roma, sa fare il ruolo del regista. Gli ho detto che in Inghilterra danno un premio a chi volta la testa ed in Italia lo vincerebbe di sicuro. Vedere un po’ al contrario è una caratteristica del calcio. Dee girarla un po’ di più, gli ho detto questo.

penso che si possano coniugare le esigenze di bilancio e l’obiettivo qualificazione in Champions League. Però per mettere a posto i conti è fondamentale la qualificazione in Coppa dei Campioni. Il presidente lo sa. Credo che i giocatori si possano adattare al modulo, sempre nel cercare qualcosa di più e creare di più per essere stimolante nei confronti degli avversari. Nel vertice alto e basso si parla di questione difensiva, ma in fase offensiva bisognerà fare di più. Cambia poco se più esperti o più giovane, forse questo conta di più, ma contano le caratteristiche dei giocatori. A destra abbiamo due che ci fanno stare tranquilli, ma Alessandro è un grandissimo e ha meritato tutta la carriera che ha fatto e se alleno il Napoli è merito suo”.

Fonte foto: Twitter SSCNapoli .it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24