Home Copertina Live Luciano Spalletti: “Le squadre in Russia lottano parecchio”

Live Luciano Spalletti: “Le squadre in Russia lottano parecchio”

Luciano Spalletti

L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa Napoli-Spartak Mosca d’Europa League che inizierà domani pomeriggio alle ore 18.45. Ecco le sue dichiarazioni: “

Cosa vuole vedere domani sera? “Aggiungere qualcosa alle ultime. Le 5 sostituzioni hanno allungato la vita ai match , per essere al sicuro bisogna fare 3 reti, mentre prima con 2 gol era un risultato complicato da ribaltare. Per le possibilità di attaccare la linea del Cagliari, c’erano state situazioni che andavano sfruttate, è una riflessione che è stata posta alla squadra”

In Serie A aumenta la media gol. “I tecnici giovani lo avvicinano di più ad un calcio europeo, si pressa alti, si riconquista nella metà campo avversario, costruendo dal basso, ci sono principi che danno beneficio per segnare di più. La cosa fondamentale è mettere 3-4 elementi in attacco quando mancano 20 minuti e ti sparano delle vampate di velocità”.

Come sta Lozano? “E’ un ragazzo splendido, squisito, qui dentro tutti hanno queste caratteristiche e si trova bene. Ha leggermente ritardato la condizione per l’incidente, ora però lo vedo motivato, sorridente, è un po’ come Osimhen, lo vedo nell’ambiente giusto per lui”.

Sui reduci da infortuni: “Stanno bene, abbiamo fatto degli allenamenti personalizzati perché Sinatti è un preparato attento ai dettagli, sa inserirsi nei ritagli dei momenti tattici. Qui si riesce a far bene anche quella parte più nascosta, da solo. Sono tutti pronti, dispiace aver lasciato fuori Ghoulam perché andava lasciato fuori uno dalla lista ed al momento lui era fuori ma nei pensieri di non prendere il terzino sinistro come doppio ruolo c’è la predisposizione per un campione ed un uomo squadra come lui. E’ uno di quelli di cui parlava anche Insigne che dettano i ritmi di tutto il gruppo, sono degli allenatori in campo e per me è più facile”.

Quanto incide il ritorno del pubblico? “Napoli e il Napoli stanno benissimo insieme, il contatto diretto fa diventare più facile acchiappare quelle sensazioni che ti danno solo i rapporti umani ravvicinati. Pure quando ci sono entrato vuoto, per il primo allenamento, i miei occhi l’hanno visto pieno e con i rumori dei cuori dei napoletani che vogliono bene a questi colori”.

Si sta divertendo? Cambierà qualcosa in più? “Io sto bene, mi diverto quando finisce la gara ed ho vinto (ride, ndr). Mi dicono contadino, e un po’ lo sono, prudente, si vede il raccolto di domani perché se non fai il raccolto è inutile sognare a lunga scadenza. Si pensa al domani, la domenica è lontana e non sai cosa accadrà. I contadini sono anche saggi. Sui cambi: sono in funzione anche di quella successiva e quei 3-4 che possiamo risparmiarli, per averli freschi alla prossima, ci saranno. Almeno la penseremo così, 3, 4, quattro e mezzo…”.

L’eccesso di autostima può trasformarsi in eccesso di confidenza? “La confidenza bisogna averla, per dirsi le cose in maniera libera, si può dire la propria se ritiene che possa dare qualcosa in più. L’allenatore non è per forza intelligente, le cose intelligenti le possono dire tutti. L’importante non ci sia presunzione”.

Quali sono le cose che stanno funzionando meglio in fase difensiva? “Sempre l’atteggiamento di tutta la squadra, pure se i difensori pensano di farcela da soli, con l’aiuto degli altri 6 è tutto più semplice. Conta sempre la squadra”.

Ancora su Leicester: “La squadra non s’è fatta deprimere da due episodi, pure dove si è preso gol non ci siamo comportati molto male, ma erano erroretti in cui puoi avere più fortuna, per il resto hanno tirato poche volte. Il carattere e la mentalità diventa importante per andare avanti. Si deve pensare che ogni volta c’è un avversario davanti c’è una sfida da cui uscire vittoriosi, senza troppi calcoli”.

Poi parlando dello Spartak Mosca dice ciò:

“Hanno perso una partita immeritata da un punto di vista di qualità di gioco, sbagliando qualche gol. Se vi fosse capitato di vedere come ha segnato il Legia Varsavia al 93? sgrana gli occhi. Per loro diventa questa la partita da dentro fuori. In Russia ci tengono parecchio quando ci sono le squadre Europee soprattutto le italiane. A lottare sono i più bravi di tutto, anche pensando alle qualità sociali, sono fatti così. Ora hanno pure allenatori che insegnano tattica, ma sulla lotta sono i maestri. Poi non si va solo per qualità di gioco, ma anche per impatto fisico. Per quanto concerne le difesa, dipende sempre dall’atteggiamento di squadra. Fabio Cannavaro l’ho conosciuto in Cina, a padel sono scarso ed in qualsiasi gioco che pratico. Poi ho capito che questo gioco piace a tutti”. Poi chiude la conferenza stampa salutando gli amici russi essendo stato allenatore dello Zenit.

Fonte foto: Twitter SSCNapoli.it

Ecco il video: “https://youtu.be/zQFRCzn5BUg“.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24