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L’ex preparatore atletico del Napoli Saccone: “Se Insigne ha un piccolo fastidio, non andrà rischiato contro il Barcellona”

SSCNapoli.it


L’ex preparatore atletico del Napoli Corrado Saccone è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco le sue dichiarazioni: “Con il caldo, lo stress e i tanti match giocati, l’infortunio è spesso dietro l’angolo. Non è una cosa molto complicata che ci si possa far male. Con il caldo il muscolo non lavora nel modo più idoneo, la temperatura giusta e ottimale per lavorare bene è di 12° mentre adesso ce ne sono 30°, con grande umidità anche la sera. Tutto questo non favorisce la macchina umana. L’uomo è un motore, quando il muscolo soffre per cause esterne il KO è dietro l’angolo. Bisogna stare attenti alla quantità di minutaggio che un giocatore può fare ad alto livello.

Nel caso di Insigne, per esempio, una partita come quella contro la Lazio non aveva troppa valenza a livello di classifica ma era importante sotto l’aspetto della rivalità calcistica. Questo comporta un consumo di energia importante e il nervosismo ovviamente non favorisce. Penso che il suo infortunio sia dovuto ai tanti minuti giocati ma può capitare. Forse, in previsione del match di Barcellona, qualche minuto potevano risparmiarglielo. Però non sapendo che tipo di allenamento è stato svolto e a che intensità questa è solo una mia ipotesi.

Recupero per Barcellona? “Non è un infortunio lieve, l’adduttore è il muscolo principe del cambio di direzione, deve supportare il 90% del carico. Se un calciatore può andare solo dritto ma non a destra o a sinistra allora fa fatica. Il Napoli fortunatamente ha il Dottor Canonico e tutti gli altri che sono bravi. Però il recupero a breve termine non so se sia possibile. Se alla fine Lorenzo giocasse potrebbe farlo anche per 90′, non è una questione di durata ma di resistenza del muscolo. Se lui può lavorare e il muscolo si contrae in maniera idonea, allora può giocare. Se invece c’è anche solo un piccolo fastidio sarebbe meglio non rischiare. Lorenzo però è un generoso, darebbe la vita per giocare questi match ed è, insieme ai vari Mertens e Koulibaly, un giocatore determinante per il rendimento del Napoli. Ripeto, non è una questione di durata: o la macchina è perfetta e allora può giocare, perché si giocherà al 200%, oppure è meglio fermarsi“.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24