Home Senza categoria La maledizione dei colchoneros: dopo Schwarzenbeck è il turno di Ramos

La maledizione dei colchoneros: dopo Schwarzenbeck è il turno di Ramos

atletico madrid

Sembrava la favola perfetta, la vittoria di Davide contro Golia e la conclusione da tutti auspicata di una stagione sorprendente. Il racconto era lineare e pressoché già scritto: Godin prima consegnava la Liga all’Atletico Madrid e poi, ancora una volta con un colpo di testa, portava i colchoneros sul tetto d’Europa.
Invece, quei fantasmi del passato si sono materializzati tutti nel finale: dall’Heysel al da Luz la sostanza non è cambiata, Atletico Madrid beffato allo scadere e sogno europeo svanito sul più bello. Quando tutti erano pronti a scendere in piazza per festeggiare. Nel ’74 fu un destro dalla distanza al 119′ di Schwarzenbeck a permettere al Bayern di giocare la ripetizione e portare per la prima volta in Germania la coppa dalle grandi orecchie. Ieri è stato Sergio Ramos, quando non ci credevano più nemmeno i tifosi del Real, a prolungare la partita fino ai supplementari. Un gol con un peso specifico importantissimo, che ha permesso ai ragazzi di Ancelotti di prendere il largo ai supplementari.

Per l’Atletico Madrid quella di Lisbona è stata la seconda finale di Coppa dei Campioni persa a distanza di 40 anni. Per il Real Madrid la vittoria della ‘decima’, negli ultimi anni una ossessione ancora più che un obiettivo. La squadra di Carlo Ancelotti ha avuto il merito di assediare la trequarti avversaria e creare tante azioni potenzialmente pericolose dalle parti di Courtois nell’ultima mezz’ora. Un forcing spesso disorganizzato che ha portato comunque i suoi frutti nel terzo dei cinque minuti di recupero.
Agguantato l’1-1 scontato il risultato finale. L’Atletico s’è presentato ai supplementari coi suoi due attaccanti – Diego Costa e Adrian Lopez – sulle gambe, senza la forza di ripartire e con una difesa priva di energie, sia psicologiche che fisiche.

A Simeone resta la consapevolezza di aver disputato una stagione per certi versi irripetibile, di aver lottato alla pari con due superpotenze come Barcellona e Real Madrid, ma anche il rammarico per non aver portato fino in fondo la sua impresa. Dopo il Benfica anche l’Atletico Madrid ha dovuto fare i conti con gli spettri del passato.

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