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Juventus-Empoli finisce 1-0, la squadra di Andreazzoli non concretizza: Segna il solito Kean

TOP  KEAN – Il momento è straordinario e lui non molla un colpo. Moise Kean è il Re Mida bianco-nero-azzurro, che trasforma in oro tutto quello che tocca: doppietta con l’Udinese alla prima della stagione da titolare in Serie A, due gol con la Nazionale in due partite diverse e ora la rete castiga Empoli di nuovo con la Juve. Entra e sblocca la partita, dimostrando ad Allegri di aver già smaltito la sbornia mediatica per l’exploit in azzurro. Un gol pesante in chiave scudetto, che avvicina i bianconeri allo scudetto. Segna di destro e poi sfiora il raddoppio con il sinistro: nel secondo caso poteva fare di meglio (calcia addosso al portiere), però è sempre lì. Un avvoltoio in area di rigore.

BERNARDESCHI – L’assenza di Cristiano Ronaldo lo responsabilizza ancora di più. Con Dybala costretto ad alzare bandiera bianca all’ultimo minuto per un problema muscolare durante il riscaldamento, l’ex viola si carica la squadra sulle spalle e in una serata grigia è tra i pochi a regalare guizzi, accelerazioni e finezze stilistiche. Prima del gol sblocca partita di Kean è lui a tenere in apprensione la difesa dell’Empoli: l’occasione più ghiotta è un sinistro che scheggia la traversa a inizio secondo tempo. Ci riprova poco dopo, con una bordata troppo alta, poi lascia la vetrina al più giovane della compagnia. Ed esce tra gli applausi. 
DA RIVEDERE  ALEX SANDRO – D’altronde Allegri lo aveva detto alla vigilia: Alex Sandro è tornato provato dagli impegni con il Brasile e ieri in campo si è vista tutta la stanchezza. Il tecnico ha scelto di farlo giocare lo stesso, preferendo dare un po’ di tregua a Spinazzola (che con l’Italia ha giocato due partite su due), ma il brasiliano è apparso svogliato e non molto collaborativo. Poca spinta sulla fascia e inventiva al minimo sindacale. Ci sta quando le gambe non aiutano e la mente è appannata. Poco male se di fronte hai l’Empoli che non morde. Bello però il cross che innesca il tiro sulla traversa di Bernardeschi: una delle poche cose da salvare. 
BENTANCUR – Altro reduce dal tour de force con l’Uruguay che non ha ancora smaltito le fatiche nazionali. A sua discolpa dobbiamo ricordare che non avrebbe dovuto giocare: Allegri aveva annunciato alla vigilia che lo avrebbe tenuto in panchina perché l’aveva visto stanco, lo stop imprevisto di Dybala ha costretto il tecnico a cambiare i piani e il ragazzo della Bombonera a calarsi improvvisamente in modalità partita. In realtà non ci è mai riuscito fino in fondo: ha giocato in mezzo accanto a Pjanic nel 4-4-2, ha corso tanto ma spesso a vuoto e non ha mostrato di avere grosse idee. I viaggi intercontinentali pesano parecchio e il fuso orario a volte gioca brutti scherzi.

Fonte: gazzetta.it

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