Home Calcio Serie A Juventus, Allegri: “Con il Genoa sfida decisiva”

Juventus, Allegri: “Con il Genoa sfida decisiva”

  
Massimiliano Allegri non ha dubbi: quella di domani con il Genoa sarà uno dei tre appuntamenti cruciali della stagione della Juve: “Di solito il crocevia del campionato arriva più tardi. Per noi questo momento decisivo è già domani: dobbiamo tornare a vincere”. La Juve ha un solo punto: “Guardando la classifica è logico: per lo Scudetto le favorite sono Roma e Inter”. Sul modulo: “Possiamo riproporre il 4-3-3 vincente di Manchester”

LA CONFERENZA STAMPA

Quanto è servita la vittoria di Manchester per restituire sicurezza?

La partita di Manchester è stata importante per la Champions: abbiamo battuto in trasferta la favorita del girone. Il campionato è un’altra cosa. Siamo partiti male, non come prestazioni ma come risultati. Domani dobbiamo cercare la prima vittoria sul campo del Genoa, campo difficile, di una squadra molto aggressiva. È una delle partite che poi diventano fondamentali per la stagione. Domani è il crocevia del nostro campionato. È arrivato presto questo momento decisivo, ma è così.

Le scelte. Giocherà Lemina? Ci sarà spazio per i nuovi?
Bisognerà vedere oggi chi ha recuperato. Stanno tutti bene a parte Caceres, che dopo la nazionale ha accusato affaticamento e domani non ci sarà. Non è questione di provare i nuovi, ma di testare le possibilità di stare insieme. La cosa importante è una sola: lavorare, stare zitti e fare punti. Dopo la partita col City per voi siamo passati dalla depressione all’euforia. Ma non è così. Questa squadra deve crescere. Mancano 50 partite, domani c’è una partita da vincere. Bisogna dimenticarsi del City.

Il 4-3-3 può essere il modulo tipo?
L’identità la squadra la deve avere: abbiamo sempre giocato con 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 attaccanti. Domani possiamo giocare con il 4-3-3, ma deciderò dopo l’allenamento. A seconda delle caratteristiche dei giocatori si possono fare delle modifiche.

Quando ha capito che potevate supportare il tridente?
Anche con 4 attaccanti si può giocare e lo abbiamo fatto. Si può giocare così, dipende dalla disponibilità dei giocatori offensivi: se aiutano, la squadra gioca meglio e difende meglio. Se uno non fa la fase difensiva, poi diventa tutto più difficile.

Zaza, mai utilizzato. Domani può giocare?
Sta crescendo, ha avuto un momento di ambientamento. Come lui anche Rugani, anche Padoin di recente non ha giocato. Devono avere pazienza e devono farsi trovare pronti. Si devono guadagnare il posto, sono contento di loro, magari all’inizio giocano dieci minuti poi di più.

Il campionato è compromesso?
Il campionato non è compromesso perché mancano tante partite. Non si può parlare di scudetto perché siamo a meno 8. Al momento le favorite sono Inter e Roma. Siamo realisti e facciamo un passo per volta. Facciamo un passo per volta. Se vinciamo col Genoa andiamo a 4, non a 12. Bisogna iniziare a non prendere gol e a vincere.

A che punto è Alex Sandro?
Se non giocherà domani, giocherà mercoledì. Evra ha giocato molto bene col City, hanno caratteristiche diverse tra di loro. Ha tempo e spazio per maturare.

Come sta Mandzukic? Cuadrado è l’uomo in più?
La stagione dura 50 partite. Cuadrado va valutato nell’arco della stagione, ha caratteristiche importanti. Il collettivo esalta il singolo, la squadra deve giocare più ordinata come martedì, le partite si possono sbloccare anche alla fine. Mandzukic ha fatto molto bene martedì, è un giocatore importante e ha sempre fatto gol.

Come mai i giocatori che arrivano dalla Premier fanno così bene? E perché le inglesi sono in difficoltà in Champions?
Ogni campionato ha la sua cultura calcistica. In Italia lavoriamo di più a livello tattico, ma alla fine le squadre vincono perché hanno i giocatori migliori e ultimamente li hanno avuti in Spagna, li ha il Bayern in Germania. Ogni campionato ha i suoi pro e i suoi contro. Nel mercato le squadre inglesi possono comprare chi vogliono e magari cambiano quegli stessi giocatori dopo sei mesi. L’Italia si sta avvicinando, la dimostrazione è l’annata scorsa nelle coppe. La nazionale sta facendo bene, ci sono ottimi giovani. Devono giocare, serve pazienza.

Per anni la Juve è sempre stata davanti, ora che deve rincorrere avete la scintilla per fare una grande rimonta?
Non so se è un vantaggio, bisogna guardare la classifica per ora. Siamo in ritardo, affrontiamo il campionato partita dopo partita, vedremo a Natale a che punto siamo.

Questione Morata e la recompra del Real.
Manca un anno, di acqua sotto ai ponti ne passerà. È chiaro che il valore dei giocatori sia aumentato. Pogba e Morata che sono straordinari è logico che siano nel mirino delle quattro grandi d’Europa.

La difesa è nel mirino: solo una partita senza prendere gol. Cosa è successo?
Martedì a Manchester abbiamo preso gol su corner e abbiamo concesso su palle perse in uscita. Magari da domani inizieremo a non prendere gol. Anche l’anno scorso spesso Buffon ci ha salvati come sa fare solo lui. L’importante è continuare a lavorare.

Fonte: Sportmediaset.it

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