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Josè Maria Callejon: “Un giorno vorrei giocare nel Granada”

L’attaccante del Napoli Josè Maria Callejon ha rilasciato un’intervista a Marca. Ecco le sue parole: “Mi mancano gli amici e la famiglia, ma a Napoli sono comunque contento. Un giorno vorrei approdare al Granada. Adesso è in seconda divisione, ma è un club che ho sempre seguito perché ho tanti amici. Spero che venga promossa nella Liga. E’ storico aver raggiunto in Serie A come miglior marcatore spagnolo Luis Suarez. Lo vedo come un passo importante della mia carriera e spero di segnare ancora per compiere un passo in avanti. E’ difficile in egual misura conquistare lo scudetto con il Npaoli che manca da 30 anni dai tempi di Maradona e conquistare un Mondiale con la Spagna. Penso che sia più fattibile vincere lo scudetto in azzurro. Con Sarri ormai ci consociamo da svariati anni e il gruppo è affiatato. Sentiamo che questo possa essere il nostro anno in Italia e potremo fare bene pure in Europa. Concordo con Guardiola, giochiamo il miglior calcio d’Europa. Grazie alla filosofia di Mister Sarri che ci dice di non buttare mai via la palla evitando di farci fare i lanci lunghi organizzando il gioco dalla difesa. Con il possesso pala riusciamo a segnare tante reti. Si è sempre detto che la Serie A fosse molto difensiva e io sinceramente non pensavo di migliorare così tanto sotto porta. Da quando sono arrivato in Italia i miei numeri sono stati sempre importanti e ho intenzione di migliorarmi. Nei due anni con Benitez ho imparato tanto tatticamente e con Sarri ho migliorato la fase offensiva. Ogni tanto ci penso  che potevo ricoprire nel Real Madrid il ruolo di Luacs Vasquez, ma per un canterano è sempre complicato poter emergere nel proprio club d’appartenenza. Presi questa decisione proprio per avere più spazio cosa che ho trovato nel club azzurro. Per la mia crescita personale è stato senza dubbio importante giocare come numero 9 nelle giovanili, ha agevolato la mia crescita. Giocare sulla fascia è completamente diverso. La Serie A negli ultimi anni è cresciuta molto, tante squadre adesso giocano con il pallone. Certamente ciò in Italia è per merito di Sarri e ora tutti i club cercando di copiare il nostro gioco. tante volte ho sognato di segnare la rete decisiva per lo scudetto. In questa stagione sentiamo che ce la potremo fare. sarà importante arrivare al vertice tra aprile e maggio. Se dovessi segnare il gol decisivo magari mi faranno una statua. Insigne lo conosco ormai da cinque anni, ci troviamo a memoria assieme e quell’azione fa parte del nostro repertorio. Per aver saltato solo due partite in questi anni devo ringraziare mia moglie che cura la casa e la genetica che mi hanno lasciato i miei genitori.  Se a Napoli mi hanno dedicato una canzone e una statuina nel presepe significa che sto lavorando bene, a Napoli la gente ama il calcio e ricevere tutto quest’ affetto mi rende orgoglioso”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24