Il trequartista della Roma Javier Pastore tornato sui livelli di Palermo al termine della vittoria contro il Napoli con il punteggio di 2-1 ha parlato ai Mass Media. Ecco le sue dichiarazioni: “Non dobbiamo pensare che non abbiamo vinto nulla. La cosa più importante e che continuiamo a fare ciò che stiamo facendo. Giochiamo un bel calcio e facciamo delle belle giocate, poi siamo tosti, siamo una squadra che corre tanto e che vuole recuperare sempre il pallone. Siamo la Roma che vuole l’allenatore, speriamo che continua così. Speriamo che mi senta di giocare a sesta partita consecutiva, ma decide il Mister.
Non ho parlato con Manolas dei fischi, sono cose che succedono nel calcio, ma la gente non deve dimenticare quello che ha fatto qui. Spero vada sempre bene in campo. Fonseca mi ha dato più fiducia, ha gestito bene i miei allenamenti e mi ha messo in forma. Adesso sto bene e devo dimostrare tutto io in campo.
Prima non avevo capito perché l’arbitro avesse fermato la partita, non sono cose belle. Poi con Dzeko abbiamo chiesto di sostenere la squadra e di non fare altro. Poi non ci sono più stati cori di quel genere, ma si è sentita solo la loro euforia.
Noi vogliamo vincere ogni partita, questa è l’ambizione di Fonseca, i giocatori si vede che hanno degli occhi completamente diversi. Le corse indietro di Kluivert e Zaniolo ci danno voglia di correre. Quello ci porta l’ ambizione a non mollare nemmeno un pallone.
Ho avvertito forte la fiducia della società quest’estate e ‘l’allenatore mi ha parlato fin dal primo giorno Sono cose che mi fanno stare tranquillo e allenarmi meglio, questo poi si vede in campo. L’importante e che questa fiducia continui a essere reciproca. Bisogna pensare solo alla Roma e a portarla il più in alto possibile. L’anno scorso è stato molto complicato, non solo fisicamente. Non mi sentivo così importante in questa squadra come avevo previsto al mio arrivo. Ho perso fiducia in me stesso e anche i miei compagni sentivano che l’avevano persa, normale che accada dopo che non giochi tanto tempo. In estate ho lavorato molto di più personalmente, ho la fortuna di avere la mia famiglia e le persone giuste che mi aiutano, sono uscito da quel periodo brutto. adesso l’importante è che tutti quanti stiamo facendo una sola cosa e così la squadra può arrivare molto lontano”.
