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Il paradosso di Zuniga: ingaggio da top player, minutaggio da emarginato e quella media che rattrista ADL…

zuniga2015Il Napoli ritrovatosi e finalmente brillante visto all’opera contro la Fiorentina, ha potuto giovare nuovamente del contributo – in termini di numeri – di Lorenzo Insigne. L’attaccante azzurro è ormai pienamente recuperato, tanto che Rafa Benitez ne sta centellinando l’impiego proprio per averlo al cento per cento della forma nel giro di qualche settimana.

Sembrava uscito dal tunnel ancheJuan Camilo Zuniga, ospite ormai fisso dell’infermeria azzurra da ben due anni. Lo scorso 12 marzo, in occasione della sfida del San Paolo contro la Dinamo Mosca, il colombiano rientrò in campo a cinque mesi di distanza dall’ultima volta. Dopo la sfida di ottobre contro l’Inter, una ricaduta al ginocchio destro lo aveva costretto ad un nuovo intervento dopo quello subito a settembre del 2013. Un lento recupero, poi finalmente il suo nome è ricomparso nella lista dei convocati. Sembrava uscito dal tunnel, dicevamo. Invece, da quel famoso 12 marzo, Zuniga è stato impiegato altre due volte per un totale di 18 minuti: 9 contro la Dinamo Mosca, nel ritorno degli ottavi di Europa League, e 9 domenica scorsa contro la Fiorentina. A poco più di un mese dal termine della stagione, è lecito domandarsi quanto – e, soprattutto, quando? – il colombiano potrà essere utile alla causa azzurra. Lo staff medico assicura che Zuniga sia completamente recuperato, eppure Benitez – a differenza di quanto accade con Insigne – continua a concedergli un minutaggio esiguo, forse per scongiurare una nuova ricaduta.

Chissà quali pensieri, in questi mesi, avranno albergato nella mente di De Laurentiis. Poco prima della firma sul rinnovo di contratto fino al 2017 (con opzione per un altro anno), Zuniga era titolare inamovibile nello scacchiere dello spagnolo, osservato speciale di diversi club europei e, soprattutto, appetibile a parametro zero nel giro di pochi mesi. Inevitabile, per il patron azzurro, blindarlo con un nuovo contratto. Oggi Zuniga guadagna 3.5 milioni comprensivi di bonus e premi, un ingaggio da top player al pari, quasi, di Marek Hamsik, ed inferiore solo a quello di Gonzalo Higuain. Eppure, in due stagioni, il colombiano – non certo per sua colpa – è sceso in campo sole 18 voltecollezionando appena 1141 minuti totali. Volendo abusare dei numeri, la media minuti giocati-milioni percepiti farebbe sorridere i più. Prendendo in esame l’ingaggio di Zuniga al netto dei vari bonus (circa 2.8 milioni), emergerebbe il seguente dato: il colombiano ha guadagnato poco meno di 5mila euro per ogni singolo minuto speso sul terreno di gioco. Statistica inutile – la stagione non è ancora finita e la media è destinata a scendere – ma allo stesso tempo indicativa, specchio di un investimento che, ad oggi, si è rivelato decisamente fallimentare.

FONTE: TUTTONAPOLI.NET

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