Gonzalo Higuain, ospite su +N nella trasmissione “In Casa Napoli” ha rilasciato una lunga intervista, ecco le sue principali considerazioni:“Sono molto felice qui a Napoli, tutto lo staff, la società e i tifosi hanno creduto in me. In Champions abbiamo fatto 12 punti nel girone, vedendo che molte squadre sono passate con 5-6 punti è bruttissimo. Uscire fuori per un solo gol dispiace tantissimo, per questo ho pianto. Il bilancio di questa stagione è positivo. Siamo la seconda squadra con più gol in campionato, se vinciamo le ultime 7 faremo 2 punti in meno rispetto alla Juve dello scorso anno. Il progetto continua e sono convinto che qui potremo fare tante cose. L’emozione più grande è stato il gol al Borussia, penso che ogni partita che si gioca col Napoli ti dimostra l’affetto dei tifosi e il grande calore che hanno nei nostri confronti. Finora i tifosi sono stati importantissimi, anche il fatto che Benitez sia spagnolo però mi ha aiutato molto, mi ha dimostrato che io sono il leader di questa squadra insieme a Reina. Sia Benitez che De Laurentiis mi hanno convinto subito a venire a Napoli. Il progetto illustratomi dal patron è stato chiaro sin dal primo momento, in più un grande affetto e la fiducia datami mi hanno fatto accettare subito. Questa è una citta giusta per giocare a calcio. In più l’esperienza nuova in un altro campionato mi ha spinto ulteriormente. Il mio contratto è ancora lungo e intendo rispettarlo. Voglio vincere qualcosa qui, vincere in questa piazza è qualcosa di speciale. Benitez ha vinto sempre qualcosa con le squadre che ha allenato, anche per questo sono venuto a Napoli. Se giocassimo ora con Borussia e Arsenal non so se usciremmo dalla Champions. Abbiamo iniziato forte ma con 3-4 infortuni di grandi giocatori abbiamo un po’ mollato. Ora siamo cresciuti moltissimo. Callejon è un grandissimo giocatore, quando ha la fiducia della squadra e dell’allenatore riesce a fare benissimo. Ha dimostrato di essere fortissimo. Mi piacerebbe vincere la coppa cannonieri ma è meglio vincere lo scudetto. Prima di venire qui, ho parlato con Lavezzi, Campagnaro e Sosa. Mi hanno detto che è una città meravigliosa per giocare a calcio, se poi si vince anche qualcosa diventa straordinario. Qui ha giocato il più grande di tutti, Maradona mi ha portato ai mondiali a soli 22 anni, avevo giocato e dimostrato poco ma lui ha creduto in me lo stesso, gliene sono grato“.
