Pratica archiviata col brivido: Lewis Hamilton è campione del mondo di F1 per la quarta volta nonostante un clamoroso 9° posto nel GP del Messico. Il britannico è vittima di un contatto in partenzaproprio col rivale Sebastian Vettel: entrambi sono costretti a fermarsi e rientrare e il 4° posto finale del tedesco non basta a tenere aperta la corsa. A vincere la gara è un fenomenale Verstappen, che mette la sua Red Bull davanti a Bottas e Raikkonen.
Nel frattempo Verstappen si ritrova solo al comando, libero di girare su tempi strepitosi e addirittura di arrivare al doppiaggio della Mercedes numero 44. La Red Bull conferma di aver trovato la “pozione magica” in vista del 2018 e se Ricciardo è costretto al ritiro dopo pochissimi giri (motore Renault non aggiornato per lui), il giovane olandese vola, con gli ingegneri che in più di un occasione devono addirittura invitarlo via radio a “non esagerare”. Bottas e Raikkonen possono solo guardarlo da lontano e prendersi un podio non certamente esaltante.Hamilton e Vettel nel finale regalano spettacolo a distanza l’uno dall’altro grazie a una serie di sorpassi da brivido, ma se l’inglese lo può fare godendosi la giornata, per il tedesco è solo l’ennesimo rimpianto per una gara che poteva avere ben altro esito. Bella gara per la Force India di Ocon (5°), che chiude davanti a Stroll, Perez e Magnussen, con Alonso a chiudere la top 10 dietro al campione del mondo.