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Giuseppe Ambrosino, la nuova stella del vivaio azzurro ormai pronto al salto tra i grandi

Dopo due settimane di interruzione forzata, a causa della pausa Nazionali, è ripreso il campionato di Serie A, così come è riniziata la marcia degli azzurri dal punto in cui era terminata. Un Napoli solido ed efficace si è imposto per 2-0, fuori casa, contro un organizzato e mai domo Venezia, riaprendo un campionato che sembrava, di fatto, già terminato. Improvviso e inaspettato è stato, infatti, il passo falso della capolista Inter, sconfitta nel derby da un generoso e impavido Milan, che ha permesso agli azzurri ed ai rossoneri di accorciare la classifica in vetta, portandosi virtualmente (e ciò perché l’Inter a differenza delle sue rivali ha ancora una gara da recuperare) a -1 proprio dai nerazzurri, mai in difficoltà come in questo momento della stagione.

L’Inter è attesa da un ciclo terribile di partite, che proseguirà (dopo il derby dello scorso sabato) stasera con la partita, valida per i quarti di finale di Coppa Italia, contro la Roma e, poi, sabato prossimo al Maradona con la sfida ai partenopei dell’ex Spalletti, per poi terminare con le gare contro il Liverpool in Champions League ed il Sassuolo in campionato. Il Napoli è, dunque, chiamato ad approfittare di questo momento e per farlo potrà contare anche sul proprio bomber Victor Osimhen, che sembra aver ritrovato, alla luce dell’ultima gara di campionato, condizione fisica e feeling con il gol.

Se la stagione disputata finora dal Napoli può giudicarsi al di sopra delle aspettative dei tifosi e degli addetti ai lavori, c’è, tuttavia, un “altro Napoli” (oltre a quello che tutti conoscono) che sta regalando diverse soddisfazioni alla società ed alla piazza. Si tratta del Napoli Primavera allenato dall’ex conoscenza partenopea Nicolò Frustalupi (ex storico vice di Walter Mazzarri) che, nonostante la sconfitta registrata nell’ultimo turno a Verona, sta disputando, da neopromosso, un Campionato Primavera 1 di buonissimo livello, essendo ora posizionato a ridosso della zona play-off, nonostante l’obiettivo fissato ad inizio stagione fosse quello della permanenza nella categoria.

Tra i calciatori del vivaio azzurro ce n’è uno, in particolare, che ha brillato, mettendo in mostra le sue straordinarie doti e trascinando il Napoli fino alla posizione di classifica in cui ora si trova: si tratta di Giuseppe Ambrosino, centravanti classe ‘2003, che segna tanto e fa girare benissimo la sua squadra. Il giovane attaccante, quando gioca, sembra essere di un’altra categoria rispetto ai propri pari d’età, facendo letteralmente ciò che vuole con il pallone tra i piedi. Il Napoli, pertanto, ha deciso, nelle scorse settimane, di blindare il proprio gioiellino (che, tra l’altro, indossa anche la maglia numero 10, dato mai banale per i tifosi partenopei), facendogli firmare un contratto che lo legherà ai colori azzurri fino al 2026. L’investimento economico della società sembra essere più che giustificato.

Nativo di Procida, il ragazzo comincia la sua carriera proprio nella sua isola natale, frequentando una scuola calcio ed ispirandosi al padre Domenico, ex calciatore nei campionati dilettantistici campani. Resta a Procida fino al 2013, quando per lui arriva la chiamata del Napoli. Grandissimo tifoso della squadra azzurra, Ambrosino non ha dubbi e, rifiutando le proposte di altri club (tra cui il Torino come ammesso, di recente, da suo padre Domenico in un’intervista), accetta l’offerta della società di De Laurentiis.

Il primo periodo a Napoli non è facile, tuttavia, per il giovane attaccante, che deve fare avanti e indietro con il traghetto dalla sua Procida. Viaggi continui e pieni di sogni e, in ogni caso, il ragazzo non molla perché mosso dalla passione per il calcio e per il club azzurro. Ambrosino si allena e cresce stagione dopo stagione. Le sue doti da rapace dell’area di rigore sbocciano fin dalla tenera età, la sua tecnica si affina sempre più e il suo destro diventa, col passare del tempo, micidiale. Dopo anni di sacrifici, nella stagione 2020-21 viene promosso in Primavera e contribuisce, da protagonista, al ritorno del Napoli nel Campionato Primavera 1, grazie a 7 gol e 4 assist realizzati in 17 partite.

Nella stagione in corso i numeri del giovane attaccante sono addirittura migliorati rispetto allo score registrato nello scorso campionato cadetto: in sole 15 presenze (e in una nuova categoria, come si diceva, per lui) Ambrosino ha messo a segno la bellezza di 9 reti e di 3 assist, mettendo a referto marcature pesantissime come la decisiva doppietta realizzata ai danni della Juventus, il gol e l’assist all’esordio contro il Bologna o la rete segnata in contropiede al Milan.

Le attenzioni della prima squadra, per tutti questi motivi, non tardano ad arrivare e, complici anche i numerosi infortuni capitati ai calciatori della prima squadra negli scorsi mesi, il ragazzo viene convocato per la sfida di Europa League contro lo Spartak Mosca dello scorso 24 novembre. Il suo sogno, però, non finisce qui, dal momento che, nello stesso periodo, disputa anche la sua prima partita con la maglia dell’Italia Under 19, la sua prima esperienza con la maglia della Nazionale. Le sue caratteristiche ed abilità innate non sono, infatti, sfuggite ai vari tecnici che hanno avuto il piacere di allenarlo che, perciò, hanno deciso di puntare sul giovane.

Ambrosino è un attaccante in grado di giocare da solo in avanti o insieme ad un’altra punta. Dotato di ottima velocità e di un controllo di palla estremamente sensibile, il ragazzo è il prototipo dell’attaccante moderno. E’ molto forte tecnicamente, fa del dribbling una delle sue migliori armi ed ama scatenarsi negli spazi. E’ inoltre abile a fare il lavoro sporco, da 9 classico, ovvero difendere palla spalle alla porta per permettere ai compagni di salire. L’unica pecca che si può riscontare è il fatto che debba fare i conti con qualche infortunio di troppo: un ostacolo che puntualmente supera con la solita ostinatezza, la stessa messa in campo contro i difensori avversari.

La pressione è tanta e ci si aspetta molto da lui negli anni avvenire, ma gli ingredienti per un futuro promettente ci sono tutti. Sarà in grado Ambrosino di divenire un punto fermo anche della prima squadra?

Gianmarco Apuzzo


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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24