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Giovanni Simeone: “Ho avuto una voglia matta di indossare la maglia del Napoli”

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L’attaccante argentino del Napoli Giovanni Simeone ha rilasciato un’intervista al Mattino. Ecco le sue parole: “C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Ho sentito dentro di me delle vibrazioni positive, una voglia matta di indossare questa maglia. Ho avuto altre tentazioni questa estate ma quell’emozione che mi ha dato la parola Napoli non me l’ha data nessuno. C’è allegria a stare qui.

Sono una persona sensibile, percepisco energie positive, vivo captando quello che è positivo attorno a me e riesco a separarlo da ciò che è negativo. E Napoli mi ha dato subito una scossa: qui dovevo venire. Io credo nella forza dell’energia, il mondo e l’universo sono in movimento e noi tutti siamo persone che si muovono dentro queste vibrazioni avvertendo se sono o meno in sintonia con la cosa giusta da fare. penso in quello che sto facendo. E il volere e il credere sono sempre più forti di ogni cosa. Ci sono tanti club forti come il Napoli ma è la voglia che poi decide chi vince.

Chi sono i nuovi leader di questa squadra che questa estate ha avuto così tanti addii? “Vedo tutti sulla stessa linea. Anguissa, Di Lorenzo sono favolosi, hanno doti che vengono da dentro. Ma pure di Meret apprezzi la sua personalità. La verità? Da noi nessuno è più di nessuno. Siamo tutti uguali.

Il tatuaggio con la Champions dopo il gol con il Liverpool e la sua corsa felice come un bambino nel corridoio di San  Siro. Cosa ha pensato? “Non si pensa a nulla in quei momenti, è una sensazione. Come l’attimo prima di andare in rete, non hai tempo per pensare. Durante quella corsa a San Siro e il bacio sul tatuaggio, mi sono lasciato andare, naturale, semplicemente. È la cosa più bella. Vivere il momento, il presente: non c’è nulla di più meraviglioso.

C’è una frase del Cholo che è sempre nel cuore? “Mi scrive messaggi ogni giorno ma una volta mi lasciò un biglietto in cui c’era scritto “innamorati del gol, è la cosa più bella”. Ma lui non è il mio mister, è mio padre. E le sue telefonate, i suoi consigli sono per la vita di tutti i giorni, sono le parole dette a un figlio. Non sono le frasi di un tecniconon sono suggerimenti tecnici. Parliamo delle nostre vite, lui a Madrid, io adesso a Napoli.

Il Napoli può sognare lo scudetto? “Può continuare a fare quello che sta facendo ora, vivere ogni giorno al massimo. Tanto si gioca ogni tre giorni, il tempo per sognare è sempre poco”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24