L’ex portiere della Juventus, del Parma del Psg e della Nazionale Italiana Gianluigi Buffon ha rilasciato un’intervista esclusiva al direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni. Ecco le sue dichiarazioni: “Già cinque mesi fa a gennaio, il Psg mi aveva anticipato che a fine campionato mi avrebbe proposto il ruolo di secondo. Io mi sono preso tutto il tempo a disposizione e sono giunto alla conclusione che non fa per me e ho rinunciato pure a parecchi soldi. A 41 anni il mio fisico ha bisogno dell’emozione. Oggi mi ritrovo nella stessa situazione di un’estate fa, di poter decidere con serenità, in uno stato di totale relax dove tutto è aperto e si può chiudere tra dodici mesi, oppure tra dodici giorni. Qualche bella proposta è arrivata, ma se mancherà la spinta mi concederò un anno tutto per me.
Posso capire come si sente Francesco Totti che dopo due anni di apprendistato, vuole maggior gratificazione, ciò che mi ha fatto male sono state critiche ad Antonio Conte per il suo passaggio all’Inter. Lui è un amico e ha sempre dimostrato attaccamento ai colori bianconeri. Lui non ha mai tradito, non è uno che bacia la maglia. Quando ci incontriamo, ribadiamo la stima reciproca. Considero il suo ritorno importante per tutto il sistema, così come quelli di Maldini, Boban e Sarri.
Il ritorno di Ancelotti è dell’anno passato, carlo ha una struttura Internazionale unica, è il pluridecorato, ha alzato il livello del Napoli sul piano dell’appeal, della caratura. Ne ha tratto benefici in primo luogo il club. Non si possono paragonare i 15 anni di Conte alla Juventus, con i tre anni di Sarri al Napoli. La Juventus con Sarri, per raggiungere un obiettivo diverso come la Champions League, ha scelto la strada della discontinuità o partendo dal presupposto che la squadra è difficilmente migliorabile. Sarri è un percorso inedito, un’altra storia”.