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Genoa – Napoli 0 – 0, la partita aggressiva genoana e l’imprecisione azzurra, ma la perfezione è solo divina

pressing_genoaAl Ferraris si incontrano due squadre gemellate sugli spalti, che sul campo se la giocano con il sangue negli occhi. E’ anche la gara di due tecnici con due moduli e due modi di gioco diverso., Il 3-4-3 di Gasperini, aggressivo, pressing alto (vedi un esempio nell’immagine a sinistra), lotta su tutti i palloni, tacchetti sulle gambe, marcatura uomo a uomo e la ricerca della ripartenza, anche se nel secondo tempo, gioco forza, saranno meno alti nel pressing. Dall’altro il Napoli di Sarri, il solito 4-3-3, formazione standard, Mertens al posto di Insigne, difesa alta in cerca del fuorigioco, ci riesce e bene per tutta la partita, e in avanti le manovre delle bocche di fuoco, che con il Genoa non vivono la loro miglior giornata.

Il Napoli soffre il pressing avversario, ma arriva alla conclusione in svariate occasioni (vedi il Gen-Nap_posizionipezzo Genoa – Napoli 0 – 0, il Napoli rallenta, ma va a punti da 13 partite per maggiori informazioni) sia nel primo che nel secondo tempo. Domina in termini di possesso palla, 61% per gli azzurri, va al tiro 18 volte, ben 8 volte nello specchio della porta, Perin si supera in varie occasioni, ma i vari Higuain, Hamsik, Callejon, Insigne e Mertens non sono baciati dalla dea precisione. I genoani arrivano al tiro 8 volte, solo una nello specchio, palla che Reina gestisce con facilità. Gli attacchi genoani arrivano soprattutto dal lato sinistro, mentre gli azzurri si dedicano a  tutto il fronte d’attacco, arrivando alla conclusione soprattutto dal centro-destra. L’attitudine offensiva del Napoli è evidente anche dalle posizioni medie in campo. Callejon, che generalmente è in genoa_marcatura_a_uomosupporto del centrocampo, contro il Genoa è votato all’attacco. Dicevamo che il Genoa va in marcatura stretta sugli azzurri lasciando poca aria, è un 1 contro 1 asfissiante, vedi un esempio nell’immagine a sinistra, dove si nota la marcatura a uomo di Gasperini. Forse la prestazione non all’altezza delle precedenti è da individuare in questo ostruzionismo genoano. La sfortuna, l’imprecisione azzurra e la buona giornata del portiere genoano contribuiscono a lasciare la porta rossoblu inviolata.

Da verificare lo stato di forma di qualche azzurro. Per Reina un 10 solo per la personalità dimostrata nell’abbandonare, stizzito, l’intervista a 90° minuto, in campo non è quasi mai impegnato. Bene la difesa azzurra, bene sui fuorigioco, bene in situazioni di uno contro uno, Koulibaly è un muro, Albiol è un ricordo lontano del ballerino di inizio stagione. I due terzini si meritano la sufficienza, ma anche per loro la partita è difficile. Perotti è una brutta gatta da pelare. A centrocampo Hamsik è un po’ appannato, ha un paio di palle per segnare e le spreca. Allan esce stremato nel secondo tempo, anche lui non ai suoi livelli. Jorginho sempre positivo, in mezzo al campo cerca palla, smista e vede anche il compagno in profondità. In avanti Callejon sbaglia un’occasione da gol che nelle passate stagioni avrebbe finalizzato come un cecchino e Higuain ritorna umano. Bene Mertens e Insigne, il primo dà spettacolo con le sue serpentine, il secondo ci delizia con un bell’assist, che Hamsik spreca. Gabbiadini entra nel secondo tempo, ma è quasi impalpabile, si fa vedere solo calciando una punizione deviata dalla barriera. David Lopez non è Allan.

La prestazione azzurra non mi ha convinto, perché nonostante arrivi più volte davanti a Perin, il Napoli è troppo impreciso, e questo costa il mancato aggancio alla vetta. Ma la perfezione è solo divina, e una partita come quella di Genova è preventivabile, soprattutto contro un avversario che cerca di non farti giocare. Il Napoli va a punti da ben 13 partite, perde solo la prima con il Sassuolo, e se si considerano le premesse di questa stagione, questo risultato è già uno scudetto. Ci saranno altri passi falsi, l’importate è non perdere il filo del discorso che porta al finale di stagione.

Crescenzo Tortora

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E' laureato in Fisica ed è ricercatore in astrofisica: si occupa dello studio dell'evoluzione delle galassie e dell'Universo. E' un appassionato tifoso del Napoli e curioso di capire il calcio attraverso i numeri e le statistiche, e non solo attraverso le sensazioni personali! Scrive di calcio ed in particolar modo del Napoli. E' un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24