Home Copertina Gennaro Gattuso: “Voglio vedere una squadra che combatta”

Gennaro Gattuso: “Voglio vedere una squadra che combatta”

Il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso ha parlato in conferenza stampa post Napoli-Fiorentina. Ecco le sue dichiarazioni: “La squadra ha deciso di andare in ritiro questa sera, oggi c’è poco da dire, ero stra convinto che potessimo fare una grande partita. Ho visto una squadra piatta tranne i primi 25 minuti. Grande confusione tecnico-tattica, la delusione più grande la mancanza di veleno e bisogna ripartire da questo senza focalizzarsi sul gioco. La squadra non ha reagito, non ha fatto nulla per mettere in difficoltà gli avversari. Oggi la responsabilità principale è mia e dello staff. Io non mi vergogno, non ho segreti. Qua dobbiamo essere bravi a non trovare gli alibi. Ci dobbiamo dimenticare di tutto ciò che è successo e della classifica di qualche anno fa. Non dobbiamo andare alla ricerca perché i tifosi non cantano, le multe. Qualcuno non ha capito che stiamo scherzando con il fuoco. E’ una questione di amor proprio e di orgoglio. Noi siamo dei privilegiati, un gioco è diventato lavoro perché siamo pagati profumatamente. Per 4/5 giorni ci dobbiamo parlare in faccia. Dobbiamo imparare a tenere il campo, ad annusare il pericolo, a giocare di squadra. Vedendo come abbiamo preparato la partita, è difficile dare qua una spiegazione. La prima responsabilità è la mia. Non è possibile che la squadra di Gattuso non prenda un ammonizione e che non dia una scarpata. Dobbiamo capire in che frullatore ci siamo messi. Non lo so come si è verificata questa situazione, ero convinto che potevamo fare una grande partita. Per me è difficile venire qua e dare spiegazioni. In questo mese abbiamo parlato sempre di gioco, sono in grandissima difficoltà perché non mi aspettavo una prestazione così.

Penso che in questo momento la strada da tracciare e che dobbiamo vedere qualcosa, non solo a livello tecnico, tattico. Ma siamo una squadra fragile che alle prime difficoltà scompare dal campo. Creiamo poco a livello di rabbia, cattiveria e mordente. Qua per tanti anni si è giocato ad altissimi livelli e adesso dobbiamo incominciare a ragionare da squadra. Qua si fa fatica a vincere le partite e bisogna ragionare in maniera diversa. Potevo stare benissimo a casa e andare da qualche altra parte più tranquilla . Mi piace combattere e ad entrare nella testa dei giocatori per trovare il veleno.

Per far venire i tifosi bisogna chiamare un esperto in materia. La Roba del campo non perfetto, così come le multe va messo da parte. Qualche giocatore ha pure mercato e sta perdendo il suo valore. Abbiamo infortunati giocatori importanti, ma adesso giochiamo per vincere. Voglio vedere una squadra che combatte, stanno giocando sempre gli stessi e siamo in difficoltà, i parametri li tengo tutti sotto controllo. La scelta di Luperto e perché non volevo cambiare molto per dare continuità a Manolas e Di Lorenzo, pure per sviluppare il gioco con il piede sinistro. Sul mercato gli extracomunitari non si possono prendere, poi c’è una lista e per aspettare qualche rinforzo per comprare qualcuno. Su perché Allan è arrabbiato al momento del cambio. Non sta bene fisicamente e sta facendo di tutto per recuperare ha dei piccoli problemini. Mi piace parlare del mio operato. In questo momento sono io che ci metto il faccione, quando si parla di risultati è giusto che parli io. Adesso mi serve recuperare i giocatori, la continuità vincendo qualche partita. Con il presidente mi sento tutti i giorni e si parla quotidianamente. Sappiamo che per la condizione fisica abbiamo cambiato modo di lavorare. In questo momento bisogna giocare da squadra, rispettando gli avversari e non giocare con la puzza sotto al naso.

Per adesso Gattuso non ha dato nulla perché contano i risultati. Abbiamo provato a creare gioco ripartendo dal basso. Oggi è stata una partita imbarazzante, dove ci meritavamo pure i pomodori. Voglio vedere senso di appartenenza”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24