L’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso ha commentato Napoli-Parmaa ai microfoni di Sky Sport. Ecco quanto dichiarato: “Se avevo percezione che la squadra non mi seguisse, andavo a casa. Non avevo dubbi. Contro il Parma la partita mi è piaciuta, é una squadra ostica che pressa. Si può vincere pure in questo modo senza giocare bene tecnicamente. Mi é piaciuto l’atteggiamento della squadra che ha annusato il pericolo, sulle rimesse ci siamo messi a 5. Poi pure all’Inter quando mancano Lautaro Martinez e Lukaku soffrono. Qua é difficile lavorare, vengo massacrato ogni giorno. Si smanetta troppo, io non leggo nulla, qualcosa me la dice Lombardo. Io devo lavorare. Ora – e mi tocco le parti basse – magari perdo con Genoa e Atalanta e sono di nuovo in discussione. Ci vuole serietà.
Io non sto a far polemica. Questa tarantella è cominciata da un mese a questa parte, non l’altro ieri. Sento parlare della mia pescheria. Anzitutto lì ci vuole classe per andare a mangiare nella mia pescheria. Sento dire che sono un maleducato, che sto morendo e non posso allenare, che sono incapace. Che sono incapace forse è la cosa più vera (ride, ndr). Non è semplice, è una roba anomala quella che sta succedendo qua. Se qualche tifoso da tastiera non ha nulla da fare e sta ore a scrivere non è un problema mia, ma le offese gratuite sono uscite da persone conosciute, che lavorano da tanti anni qui. Questo non lo posso accettare per come sono sanguigno. I o ce l’ho con qualcuno di conosciuto che lavora da tanto tempo a Napoli. Adesso non si parla più di contratto, ma della partita. Tecnicamente la squadra non mi è piaciuta, ma tutte le cose che da mesi non si sono viste oggi le ho ritrovate. Io con i miei giocatori sono pane pane vino al vino. Ho detto a Politano che non aveva capito il modulo 5-4-1. Io credo molto nel mio lavoro. Mi sento a mio agio a Castel Volturno. Non mi piace quello che sta succedendo qua. Sono deluso da ciò che sta succedendo qua da 15-20 giorni. De Laurentiis non mi ha mai fatto mancare nulla, ho chiesto un giocatore Bakayoko e me l’ha preso, con il presidente è sempre stato un buon rapporto. Lo ringrazio per avermi fatto allenare questa società. La gestione sulle voci degli allenatori poteva essere gestito meglio. Io non mi sono permesso di andare a sedermi a tavolino con altre squadre. Mi hanno chiamato, ma non sono andato. Ho saltato qualche appuntamento, non mi sono presentato, facendo la persona corretta che sono”.