Home Copertina Gennaro Gattuso: “Domani vorrei vedere un Napoli che giochi senza aver paura”

Gennaro Gattuso: “Domani vorrei vedere un Napoli che giochi senza aver paura”

Gattuso

Gennaro Gattuso ha presentato in conferenza stampa l’ottavo di finale Napoli-Barcellona di Champions League. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore azzurro: “Prima di tutto esprimo vicinanza a tutte le famiglie colpite dal Coronavirus e al Governo italiano per questa difficile situazione. So che affronteremo una grandissima squadra. Devo ringraziare Carlo e la squadra, perché io non ho fatto nulla per affrontare gli ottavi di Champions League. Lorenzo ha detto che non ha visto nulla, io con il mio staff smanetto da due giorni. Nonostante le assenze, hanno sempre grandi campioni. Con Setien si stanno riprendendo e ci sta un dato sul recupero palla. Prima con Valverde ci mettevano 11 secondi, ora 5. Dovremo stare molto attenti a quando abbiamo il possesso palla. insigne è un giocatore di grande tecnica come dite tutti voi, ma nonostante non abbia grande fisico ha parecchio motore. Deve migliorare l’essenza del capitano. parlare poco e farsi sentire. Mi ha sorpreso al sua intelligenza perché apprende molto. Sicuramente c’è da subire il Barcellona, voglio vedere una squadra viva senza paura che se la giochi fino alla fine. Noi dovremo fare una grande partita collettiva, ma il Barca non è solo messi. Per me è il più grande giocatore del mondo, per come vive il calcio. E’ un esempio per i bambini e per questo sport. Vedo robe che fa mio figlio alla Play Station ed è da qualche anno il miglior giocatore di tutti i tempi. Quando mi sono svegliato mia moglie mi ha fatto il caffè e io h pensato a tutta la mia carriera fatta da allenatore con Gigi Riccio e Innocenti. Non c’è bisogno di chiamare il Gattuso giocatore, ma allenatore. Sono contento di affrontare un match così, ma noi non abbiamo fatto nulla. Vedrete domani se ripartiremo dal basso come al solito. La squadra si tiene sempre sul pezzo con il lavoro quotidiano, con la coerenza, regola e rispetto. Gestire 25 giocatori e non solo perché a contatto con la squadra ci sono 40/50 persone. Devi gestirli dicendo le parole giuste. Per me la cosa brutta in questo momento e dire a quei 3/4 giocatori che non sono in lista che domani saranno in tribuna. Il calciatore negli ultimi anni è più evoluta rispetto a quando giocavamo noi e le persone pesano di più rispetto ai miei tempi. Io vorrei avere dei giocatori con le stesse caartteristiche mie, di Ronaldinho e kakà.

E’ nettamente peggio pensare da allenatore. Nel periodo da calciatore, affrontavo parecchio il Barcellona e a fine partita noi giocatori restavamo a bocca aperta perché facevamo tutte le cose per bene, ma loro facevano un altro sport con la qualità di palleggio avendo Xavi e Iniesta che erano perfetti dal punto di vista della metodologia e mentalmente era molto tosta. Diego è il Dio del calcio. Prima l’ho visto nelle videocassette e nei dVd , poi ho visto le immagini, però io non l’ho mai visto dal vivo e mi dispiace di essermi perso qualcosa di meraviglioso dal vivo. Messi fa cose che faceva solo Diego. Noi non dobbiamo commettere l’errore di pensare solo a Messi, mettendo un solo uomo addosso non va bene, il Barcellona e il Barcellona. Dovremo pensare di fermarli con il collettivo. Ora proveremo delle cose e vedremo.

Se la qualità la mettiamo a disposizione dell’ altro potremo vincere la partita, non dovremo pensare al singolo. Contro il barca bisogna fare una partita con il possesso e senza palla. Un rischio te lo devi prendere con la personalità e con il palleggio cercando di imitarli per metterli in difficoltà. Dal punto di vista mentale vorrei avere un Napoli senza paura. A parte con la Juventus, in casa ho visto fare sciagure. Non vorrei vedere giocatori con le mani in mano, ma che si aiutano a vicenda. Tutta la squadra sarà importante, non solo Manolas e Fabiàn Ruiz. Hysaj pure mi ha dato una grande C’è la metodologia del lavoro. Lozano deve lavorare per farsi trovare pronto, così come altri calciatori. Setien l’ho mandato a spiare cinque anni fa quando allenava il Las Palmas cinque anni fa, lo scorso anno l’ho affrontato in Europa League con il Betis Siviglia e ho molto rispetto per lui. Il Barcellona ha iniziato questa metodologia di lavoro da 25 anni.

Non parlerò della storia del Barcellona, perché hanno vinto tutte le competizioni. A questi giocatori li fanno il solletico le polemiche. Questa squadra non dovrà pensare a quali partite ha sbagliato. Dobbiamo pensare che è una squadra forte, di marziani e che servirà la partita perfetta per prevalere. Sto rivedendo con Setien il Barcellona di due anni fa. Che vuole palleggiare e andare al recupero palla con veemenza e forza. Quando vai a fare la pressione alta, gioca in undici compreso il portiere e non puoi andarli a prendere alti e a uomo. La cosa che mi ha impressionato di più e come attaccano lo spazio con i terzini alti. E’ una squadra che mi è piaciuta come l’ho vista nelle ultime quattro-cinque partite. Io penso che noi in questo momento dobbiamo essere noi a far entusiasmare i tifosi. Devi stare tranquillo e ci deve essere la consapevolezza di fare la partita in 190 minuti e dobbiamo essere concentrati a non sbagliare nulla, perché non ti perdona. Qualsiasi scelta da fare, la dovremo fare in maniera esemplare. Io ho sempre avuto fiducia in questa squadra qua, all’inizio ho sottovalutato che c’era un qualcosa che per come volevo giocare io non andava bene. A livello difensivo prendevamo più gol, perché non si riusciva ad annusare il pericolo. Adesso c’è più compattezza. Il problema con le piccole il Napoli l’ha sempre avuto, non solo da quando sono arrivato io. Non dobbiamo sentire i discorsi, ma muovere la classifica e vincere quante più partite e possibile”.

Fonte foto:SSCNapoli.it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24