L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport analizza quelli che sono stati gli episodi maggiormente controversi e decisivi del match Champions di ieri sera tra Milan e Napoli. Totalmente insufficiente, secondo la rosea, la prestazione dell’arbitro rumeno Kovacs, il quale è incappato in una serie di gravi errori di valutazione, che hanno finito inevitabilmente per avvantaggiare i rossoneri; “Prima permissivo e poi tollerante, persino eccessivo. La sua direzione di gara non convince: prima derubrica cinque occasioni da giallo, in primis Leao che spacca la bandierina, e poi alza i cartellini anche di troppo, come quello dato a Calabria a gara finita per le proteste sul contatto Lobotka-Saelemaekers. L’incrocio di gambe c’è, ma la dinamica non va verso la decisione del rigore. In quanto al rosso ad Anguissa, il primo giallo è netto, nel secondo colpisce Theo ma anche la palla.”
Il quotidiano definisce così l’arbitraggio del fischietto rumeno, bocciato con un inappellabile 5 in pagella.