Home Coppa Italia Gattuso alla Rai: “Vorrei vedere gli altri con le nostre assenze”

Gattuso alla Rai: “Vorrei vedere gli altri con le nostre assenze”

Rino Gattuso, allenatore del Napoli, dopo la vittoria contro lo Spezia in Coppa Italia è intervenuto al microfono di Rai Sport: “Mi tengo i primi 45 minuti, ma poi sembriamo dei dilettanti allo sbaraglio. Dobbiamo ritrovare la condizione di Mertens e Osimhen. Dries dice di stare bene, ma la caviglia crea problemi. Sono due giocatori che stanno giocando al 30-40%, li ho messi dentro sul 4-0 e ho il dovere di ritrovarli. Nel primo tempo abbiamo espresso un buon calcio e fatto cose meravigliose, poi è chiaro che cerchi di dare minutaggio a quei calciatori che possono farti fare il salto di qualità. Sia oggi che col Verona ci hanno dato poco, ma è normale che sia così”.

Gara al contrario rispetto a quella di campionato? “Noi abbiamo creato molto di più, 27 occasioni, in quella di campionato. Stasera quelle create le abbiamo buttate dentro. Ma la stessa cosa col Verona, quando potevamo fare il 2-0 e non l’abbiamo fatto. Bisogna restare tranquilli e lavorare”.

Vigilia complicata con tutte le voci d’addio e la fiducia ribadita dalla società. “Io sono un professionista, a me non va data nessuna fiducia. Oggi devo ringraziare i ragazzi per quello che hanno dato. Mi dispiace perché sistematicamente mi viene chiesto di dimettermi e non capisco perché agli altri no. Io non mi dimetto. Mi sono dimesso al Milan perché avevo fatto quello che dovevo. Non capisco perché qualcuno dice sistematicamente che devo dimettermi. Io e il mio staff stiamo buttando il sangue dalla mattina alla sera, poi se i risultati non vanno bene alla proprietà io sono dipendente e vengo giudicato. Di Padre Pio ce n’era uno. Io devo rispettare mia moglie, i miei figli e chi è qui con me. Io non mi dimetto, faccio il mio lavoro, penso di saperlo fare e secondo me stiamo facendo delle cose buone. Mi sembra tutto esagerato. Perché non dite che questa è la quarta semifinale che faccio? Non lo dite? Dite solo cose negative, ma va bene. Da calciatore ho vinto tutto, l’ho vissuto. Da allenatore farò la stesa cosa, vedremo”.

Sugli obiettivi. “Gli obiettivi sono quelli di entrare tra le prime quattro. Vorrei vedere se all’Inter manca Lukaku o ad altre squadre. Nessuno dice che mi mancano giocatori importanti. Osimhen ha fatto solo 6 partite, Mertens manca dall’Inter. Nulla togliere a chi c’è adesso che sta facendo cose importanti”.

Sulla parte tattica. “Nel primo tempo non l’hanno mai presa, hanno fatto il giro della giostra. Quando entra Osimhen puoi anche valutare in maniera diversa. Quando cambi certe volte arriva la stanchezza. Al 70′ riuscire al palleggiare è complicato, è meglio tirar palla su e giocare sulla seconda palla. I difensori vogliono palleggiare, i centrocampisti non si fanno vedere e la squadra consta di tre blocchi”.

Il 4-3-3 si può rivedere in campionato? “In fase di possesso era 4-3-3, in fase di non possesso la mezzala andava su Ricci per oscurarlo. Lo Spezia sembra che palleggi, ma quando ha spazio va subito in verticale. Con loro bisogna essere bravi sulle seconde palle”.

Cosa vi ha detto De Laurentiis? “Ha parlato alla squadra, ha detto quello che doveva dire e mi ha tranquillizzato. Ma io non ne ho bisogno perché faccio il mio lavoro e se non va bene vengo giudicato. Abbiamo superato il turno in Europa League, con squadre come AZ e Real Sociedad che vedete dove stanno in classifica, e sembra che non abbiamo fatto niente, siamo in semifinale di Coppa Italia e non abbiamo fatto niente. In campionato se vinciamo con la Juve siamo al terzo posto. Io so che qui è difficile vincere, lo sapevo fin dall’inizio. Io non voglio assicurazioni perché io sono cazzuto, non mi deprimo facilmente, mi sono conquistato tutto. So che possiamo fare di più, ma non vado dietro alle chiacchiere. Sono capace di allenare in Kuwait senza problemi. In questo momento devo pensare alla squadra e farla rendere al massimo. Se andiamo a vedere ciò che succede in giro per l’Europa non si capisce nulla, gli alti e bassi ce li hanno tutti. Poi se qualcuno non è contento pazienza, io lavorerò fin quando mi faranno lavorare”.

Con chi ce l’ha? E’ molto arrabbiato. “Non ce l’ho con nessuno. L’allenatore è sempre in discussione, a me piace la critica. Se sbaglio mi assumo le mie responsabilità, ma è eccessivo quanto sta accadendo qui. Non lo so da parte di chi, ognuno si è fatto un’idea. Oggi mi sarei aspettato che alla prima domanda mi venisse detto che per quattro anni di fila sono arrivato in semifinale di Coppa Italia. Invece mi viene chiesto solo di De Laurentiis, di quello che mi ha detto…”.

Fonte:tuttonapoli.net

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Italo Napolitano, classe 2000,laureando in Filosofia, appassionato di calcio e giornalismo, attento alle vicende del calcio Napoli e del calcio campano, collaboratore spontaneo di MundoNapolisport24.